CIVITAVECCHIA – Una riunione spontanea e molto partecipata, quella di ieri sera al mercato, con una settantina di operatori che si sono incontrati per confrontarsi sull’attuale situazione riguardante il mercato. “Si è partiti da un dato di fatto – hanno spiegato – la crisi economica che stiamo attraversando. Stiamo registrando cali nelle vendite giornaliere e perdite davvero consistenti”. Una situazione temuta già al momento della delocalizzazione e più volte portata all’attenzione dell’amministrazione comunale; una situazione lamentata più volte dai commercianti e da chi, come l’ex assessore Roberto Passerini, aveva avanzato una serie di proposte rimaste inascoltate. “Oggi ci troviamo peggio di come avevamo temuto – hanno aggiunto i commercianti – ci siamo trasferiti da sei mesi e i lavori di ristrutturazione ancora non sono iniziati”. Al termine della riunione sono state così raccolte circa 300 firme protocollate questa mattina al Pincio e indirizzate al Sindaco, agli assessori competenti, ai consiglieri comunali e alla Procura della Repubblica, con i commercianti che parlano di una situazione inaccettabile ed insostenibile. “Chiediamo di risolvere quanto prima le problematiche che bloccano i lavori di ristrutturazione e di organizzare – si legge nella lettera – in tempi brevissimi, un consiglio comunale aperto, con risposte certe e scritte sull’avvio dei lavori, e la discussione di una serie di iniziative sponsorizzate dal Comune per recuperare il danno ormai causato”. Trecento firme, quindi, per salvare il mercato, e soprattutto per tentare di garantire una boccata d’ossigeno a chi oggi si trova in difficoltà “per scelte sbagliate – hanno aggiunto – per incompetenza e superficialità”. I commercianti si sono detti pronti a chiedere i danni per le perdite subite, l’abolizione di tutte le tasse comunali fino alla fine del cantiere “e che il Comune – hanno spiegato – si faccia garante per quelli di noi che si rivolgeranno alle banche per chiedere un prestito. Inoltre auspichiamo che possa essere ridotta, al momento, l’area di cantiere, spostando i bandoni a filo marciapiede, per riuscire così a recuperare qualche posto auto; quello dei parcheggi, infatti, è un altro grave problema che ci sta penalizzando considerata la sbagliata occupazione della trincea ferroviaria”.
Amministrazione
2 Novembre 2011
Mercato, raccolte 300 firme