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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Michela Murgia a Tarquinia per il ciclo Incontri con l'autore

    TARQUINIA  – Proseguono nella Sala Comunale di Tarquinia gli Incontri con l’autore organizzati nell’ambito del Premio Tarquinia-Cardarelli. Domani 6 novembre, come di consueto alle ore 17, sarà la volta della scrittrice Michela Murgia e del suo pluripremiato romanzo Accabadora, vincitore, tra gli altri, del Premio Campiello 2010 e del Super Mondello 2010. A presentarla al pubblico di Tarquinia sarà Massimo Onofri, presidente della giuria e direttore artistico del Premio Tarquinia-Cardarelli.
    Michela Murgia è nata a Cabras nel 1972. Nel 2006 ha pubblicato con Isbn Il mondo deve sapere, il diario tragicomico di un mese di lavoro che ha ispirato il film di Paolo Virzì “Tutta la vita davanti”. Per Einaudi ha pubblicato nel 2008 Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell’isola che non si vede e nel 2009 il romanzo Accabadora, con il quale, nel 2010, ha vinto il Premio Super Mondello ed il Premio Campiello. Attualmente collabora con il programma condotto da Daria Bignardi su La7 Le inavsioni barbariche, per il quale tiene un piccolo video-editoriale su temi d’attualità.

    Accabadora (Einaudi, 2009)
    Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia, ma la loro intesa ha il valore speciale delle cose che si sono scelte. La vecchia sarta ha visto Maria rubacchiare in un negozio, e siccome nessuno la guardava ha pensato di prenderla con sé, perché «le colpe, come le persone, iniziano a esistere se qualcuno se ne accorge». E adesso avrà molto da insegnare a quella bambina cocciuta e sola: come cucire le asole, come armarsi per le guerre che l’aspettano, come imparare l’umiltà di accogliere sia la vita sia la morte. D’altra parte, «non c’è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada».
    Ma quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell’accabadora, l’ultima madre.
    «Acabar», in spagnolo, significa finire. E in sardo «accabadora» è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non è il gesto di un’assassina, ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. È lei l’ultima madre.
    Gli Incontri con l’autore proseguiranno fino alla fine di novembre, portando a Tarquinia importanti scrittori, giornalisti e editori laziali di alta qualità e importanza nazionale.
    Il prossimo appuntamento è per sabato 13 novembre con l’autrice teatrale e cinematografica Daria Colombo.