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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Minorenne violentata davanti al fratellino

    L’ha avvicinata, immobilizzata, spogliata e violentata davanti al fratellino di soli due anni. Un 40enne extracomunitario è stato arrestato stamane all’alba dagli uomini della Squadra mobile di Viterbo diretta da Fabio Zampaglione. L’uomo, bracciante agricolo, da oltre 20 anni risiede nel litorale viterbese tra Tarquinia e Montalto di Castro, dove peraltro si è consumato lo stupro. Dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata nei confronti della nipote appena 17enne. L’episodio sarebbe avvenuto lo scorso 26 marzo ma denunciato due giorni dopo, quando la ragazzina si è recata con la madre presso l’ospedale Belcolle di Viterbo per sottoporsi ad una visita e segnalare il grave accadimento. Sono stati proprio i sanitari ad avvisare la Polizia una volta accertato il fatto che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si sarebbe consumato all’interno delle mura domestiche. Subito sono scattate le indagini della Squadra mobile di Viterbo in collaborazione la sezione minori. La ragazza è stata sottoposta ad alcuni esami che hanno dato esito positivo, quindi è stata ascoltata, in audizione protetta, dagli psicologi specializzati. La 17enne ha raccontato agli esperti di essere stata violentata nella sua cameretta, mentre i genitori erano al piano inferiore della casa a preparare la cena. All’improvviso è stata raggiunta dal parente che è entrato in camera, l’ha immobilizzata, spogliata e violentata. La raccapricciante scena sarebbe stata consumata in presenza del fratellino della ragazza, un bambino di soli due anni che stava giocando nei pressi della cameretta. La 17enne, che non aveva mai avuto rapporti sessuali, probabilmente non si è nemmeno resa conto di quello che gli era appena accaduto e solo dopo aver parlato con la madre e alcune amiche a scuola ha realizzato quanto successo e ha deciso di denunciare il fatto. Nel corso delle indagini, gli agenti di polizia hanno sequestrato le lenzuola, indumenti intimi e vestiti con tracce biologiche sottoposte ad analisi di laboratorio. La Polizia ha anche ascoltato la testimonianza della ginecologa della giovane che ha confermato la violenza. Proprio i riscontri investigativi hanno indotto il pubblico ministero Margherita Pinto della procura di Civitavecchia a richiedere la custodia cautelare in carcere per il 40enne. Misura che è stata concessa ieri dal gip Andrea Postiglione. Stamane è scattato il blitz. L’operaio, single e incensurato, ora si trova rinchiuso nel carcere di Civitavecchia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il dottor Zampaglione nel corso della conferenza stampa di oggi ha detto: “È complicato porre un argine a questi episodi di violenza, poiché la casistica è molto variegata e molti degli abusi si svolgono tra le mura familiari. Fortunatamente c’è una tendenza crescente a denunciare certi misfatti e questo ci consente, quasi sempre, di assicurare alla giustizia i responsabili”.