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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Morgantini: "Sullo stato delle strade Ranucci non faccia come gli struzzi"

    TARQUINIA – “Ranucci, non faccia come gli struzzi che nascondono la testa sottoterra, ma abbia il coraggio di vedere la realtà”. Angelo Morgantini, della Fiamma Tricolore, esordisce così alla risposta dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Tarquinia, alle dichiarazioni dell’esponente della Fiamma Tricolore Destra Sociale. “Se a Tarquinia non si può dire la verità, che democrazia agisce nella nostra cittadina? Io – continua sempre Morgantini -, ho solo segnalato lo stato di quasi abbandono della strada, che dalla rotatoria del bivio con la vecchia Aurelia, porta sino al cavalcavia della ferrovia, essendo, essa la strada più frequentata e il biglietto da visita per chi viene nel nostro Paese. Che il nostro assessore, faccia l’elenco delle cose fatte, ci ha fatto molto piacere, ma la gente ha sotto gli occhi le buche della strada in questione e non solo. Se, come dice Ranucci, ci sono poche e piccole buche, come mai gli operai del Comune, quasi tutti i giorni, devono passare con i loro mezzi e armati di pala, gettando asfalto per attapparle? Cosa dire dei segnali di pericolo messi? Servono, solamente a tutelare il Comune da eventuali richieste di risarcimento danni?”. Morgantini è un fiume in piena e aggiunge: “Se l’assessore non ha il polso della situazione sullo stato di degrato delle nostre strade, mi offro come accompagnatore ad un tour per le vie cittadine. Gli posso far vedere la strada delle Rose sino alla barriera S. Giusto, il parcheggio di Falgari e altre chicche. Che assomigliano più al percorso della Parigi Dakar, che non alle vie di una cittadina moderna. Poi, mi sembra offensivo e riduttivo, bollare i cittadini come dei pesciolini, perchè non la pensano come lui, ma vedono la realtà”. Morgantini, conclude: “Forse io sono uscito dal letargo, ma ad andarci è stato Ranucci. Certamente il parcheggio del palazzetto dedicato ad Angelo Jacopucci non lo si troverà mai in stato d’abbandono! Chi ha orecchie per capire capisca!!!!!! Le parole, è vero le porta via il tempo, ma le buche rimangono, caro assessore”.

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