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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Morra chiede scusa pubblicamente in aula

    PAOLOCIVITAVECCHIA – Ha preso il via questa mattina, alla Terza Sezione della Corte d’Assise di Roma, il processo a carico dell’ispettore di Polizia Paolo Morra, accusato di omicidio volontario per aver ucciso, a colpi di fucile a pompa, l’ambulante senegalese Cheick Mory Diouf la mattina del 31 gennaio dello scorso anno. La decisione dei legali del poliziotto, gli avvocati Fabio Federico e Maurizio Marino, è stata quella di evitare la strada del rito abbreviato che avrebbe comportato, nel caso di condanna, ad una riduzione del terzo della pena, ma che avrebbe visto svolgersi il processo a Civitavecchia. Motivo, questo, che ha spinto gli avvocati ad andare in Corte d’Assise, per il clima ‘‘non sereno’’ che si sarebbe sviluppato in città. Questa mattina, davanti al console senagalese e ad una rappresentanza cittadina della comunità africana, Morra «ha chiesto perdono e scusa – hanno spiegato i legali – ribadendo quanto già manifestato qualche mese fa alla famiglia, alla quale avevamo anche proposto un’offerta risarcitoria, rifiutata dalla famiglia che non si è dimostrata daccordo con le modalità eventuali di pagamento, non tanto sul quantum». Morra, attualmente agli arresti domiciliari presso una comunità di recupero di Roma, ha seguito con attenzione la prima fase del processo. Un’udienza pittosto tecnica, come era presumibile, quella di oggi, con la costituzione delle parti e la discussione dei mezzi di prova. «La Corte – ha poi aggiunto il legale della famiglia di Diouf, l’avvocato Luca Santini – ha accolto le richieste di tutte le parti relative al deposito di documenti e liste testi». Si è passati poi all’escussione dei primi tre testimoni dell’accusa: si è trattato di tre agenti del commissariato di Polizia di viale della Vittoria intervenuti sul posto appena dopo l’accaduto. «Si sono limitati – ha aggiunto Santini – a descrivere i luoghi e la scena che si sono trovati di fronte al momento dell’arrivo». «Non è emerso nulla di nuovo – ha aggiunto poi l’avvocato Federico – se non quanto emerso e accertato già in sede di indagini». E’ stato poi stilato un primo calendario delle prossime udienze: il 21 aprile, il 19 e il 26 maggio, per esaurire l’escussione di tutti i testi dell’accusa e delle parti civili. Poi si proseguirà con quelli della difesa. Già con la prossima udienza, comunque, si entrerà nel vivo del processo, con l’ascolto dei due ragazzi senegalesi presenti al momento del fatto.