CIVITAVECCHIA – Ormai è certo: gli avvocati difensori di Paolo Morra hanno deciso di procedere con il rito ordinario, abbandonando l’ipotesi di chiedere l’abbreviato che, in caso di condanna, garantirebbe lo sconto di un terzo della pena. «Una scelta obbligata – hanno spiegato gli avvocati Fabio Federico e Maurizio Marino – in virtù del capo di imputazione, lìomicidio volontario, e del clima che si è creato in città, non certo sereno per poter fare chiarezza e decidere sul caso». Inizierà quindi il prossimo 8 aprile in Corte d’Assise a Roma il processo a carico dell’ispettore di Polizia, accusato di aver ucciso, lo scorso anno, il senegalese Cheick Mory Diouf. «In questo contesto riusciremo a dimostrare le nostre convinzioni – hanno aggiunto – la prima quella che Morra non voleva uccidere». I due legali tenteranno infatti di far derubricare il reato da omicidio volontario a preterintenzionale.
Cronaca
2 Novembre 2011
Morra, la difesa sceglie la Corte d'Assise