CIVITAVECCHIA – “Tutti sanno che io mi sono sempre augurato un urgente cambiamento della direzione del porto, perché allo stato di abbandono, all’emarginazione, all’assenza di una visione strategica sul futuro ha corrisposto, numeri alla mano, un progressivo affievolimento dell’attrazione del nostro scalo nel mercato della logistica e della portualità mediterranea ed europea. Occorreva mettere uno stop per ricominciare daccapo: il Ministro lo ha fatto sulla base di contestazioni concrete di mala gestio, con tutto quel che ne è conseguito tra Tar e Consiglio di Stato”. Questo il commento del sindaco Moscherini all’indomani della conferma del commissariamento dell’Autorità Portuale in base alla decisione del Consiglio di Stato che, di fatto, ha messo la parola fine all’era Ciani. “Di fronte a questi fatti, il commento di Ciani la dice lunga su come abbia governato il porto, vale a dire solo da politico che, sfortunatamente per il porto, non aveva i requisiti di legge per esserne la guida in qualità di Presidente. Infatti – ha aggiunto Moscherini – si contraddice, nel momento in cui afferma di accettare la decisione dei giudici senza commentarla, mentre poi afferma anche che comunque resta convinto che il Ministro abbia agito con motivazioni solo politiche. Quindi il commento c’è: ed è che i giudici hanno anch’essi fatto una scelta solo politica. Ancora più grave che Ciani abbia osservato con grande soddisfazione che intanto spera che la scelta del suo successore venga bloccata dall’eventualità di nuove elezioni e che il merito del Tar sia a lui favorevole, asserendo che comunque fino a luglio il Ministro non potrà fare alcuna nomina. Da queste considerazioni, si ha la confessione esplicita di quanto non gli interessi nulla del porto e di come abbia vissuto il suo incarico come una questione, per lui sì, politica e solo di interesse personale. Il porto di Civitavecchia, però, ha bisogno di ben altro”.
Porto
2 Novembre 2011
Moscherini: "Al porto occorreva cambiare pagina"