di GIAMPIERO ROMITI
MARINO, MARINO, MARINO… – Non l’avesse mai megafonato il progetto del multisala, il Marchese del Pincio! Specialmente nella tribuna d’onore riservata ai membri della maggioranza è scoppiata la contestazione e questo conferma il “volemose male” tra “Io sono io” e alcuni suoi partners. E dalla prima fila il presidente della commissione cultura, Pasquale Marino, ha tuonato: «Non creiamo facili illusioni alla città, visto che l’area scelta necessita di una variante al Prg. In base a ciò l’iter burocratico non potrà certamente definirsi entro il periodo di tempo preannunciato». Dichiarazione stravelenosa, della serie «caro sindaco prendi, incarta e porta a casa». Stando però alle voluttuose gole profonde scelte con cura per far parte dell’esclusiva corte moscheriniana, il sindaco, eccellente cantautore, ha confezionato un brano (parole e musica) che eseguirà in prima assoluta nella prossima miliardesima conferenza stampa. Per la cronaca è già noto il refrain. Eccolo: «Marino, Marino, Marino ti voglio al più presto pestar».
ATTI(G) D’ACCUSA – Sempre in tema di multisala, altro giro ed altre polemiche. Sollevate, stavolta, dal movimento politico “Freedom” di puro stampo “alessiodesiaco” e dunque berlusconiano. Tono della voce alto, sguardo altero e capelli al vento lucidissimi come le sue idee, la pasionaria Fabiana Attig ha dedicato al Marchese del Pincio questa irresistibile serenata… d’amore: «E’ ora di finirla con la politica degli annunci, urge passare ai fatti. Il multisala sarà realtà soltanto in questi casi: 1) quando si individuerà un terreno urbanisticamente adatto ad ospitarlo; 2) quando verrà “erogato” un bando di evidenza pubblica per coinvolgere tutti i privati interessati; 3) quando saranno adottati gli eventuali “documenti” in consiglio comunale». Infine la stilettata assassina: «Non vorremmo si verificasse un altro caso Casermette con Moscherini a promettere che entro la fine del 2008 sarebbero stati consegnati i nuovi alloggi agli occupanti. Dopo un anno e mezzo non è successo nulla, anzi sì: sono stati spediti in cassa integrazione tutti gli operai dell’Italcementi». Beh, l’impareggiabile Lucio (superfluo aggiungere Battisti, d’accordo?) di sicuro avrebbe deliziosamente intonato “Tu chiamali se vuoi Atti(g) d’accusa” e gli applausi sarebbero venuti giù come la cascata del Niagara.
PERELLO COL SORCIO IN BOCCA – Bisogna però dire che lo spot moscheriniano per il multisala ha pure gasato parecchi giannizzeri. Tra cui il giovane esponente dell’opposizione Perello. Il quale, tuttavia, avrebbe fatto meglio ad esultare in privato e non in pubblico come è invece accaduto. Così facendo infatti s’è fatto pizzicare col sorcio in bocca ed ha confermato quel che s’è spesso sospettato di lui. E cioè che fosse un infiltrato nei banchi riservati al centrosinistra. E’ domenica, chiudete a doppia mandata la camera da letto, buttate la chiave e fatevi a pezzi con la vostra donna.
Politica
2 Novembre 2011
Multisala, Perello pizzicato col sorcio in bocca