TARQUINIA – È stato approvato con il voto favorevole anche dei consiglieri d’opposizione, Marco Fiaccadori e Sandro Mazzola, il punto all’ordine del giorno del consiglio comunale svoltosi giovedì sera a Tarquinia, relativo al piano di riorganizzazione dei servizi pubblici gestiti dalla ‘‘Tarquinia Multiservizi srl’’. L’assise cittadina ha ratificato anche il debito fuori bilancio della società interamente partecipata dal Comune, con la ricostituzione del capitale sociale nella misura di 60mila euro. L’amministrazione comunale del sindaco Mazzola ha deciso, in sostanza, di adeguarsi alla nuova normativa che prevede l’esternalizzazione dei servizi per i comuni sotto i 30mila abitanti. La ‘‘Tarquinia Multiservizi’’ è così destinata a mantenere la sola gestione delle farmacie, rinunciando progressivamente al canile, alle mense, alla Tosap, alle affissioni e ai parcheggi. Man mano che i contratti di servizio si avviano alla scadenza non saranno riaffidati, ma verranno espletate le relative gare d’appalto, così come già avvenuto una anno e mezzo fa per la gestione della raccolta dei rifiuti. Per le mense c’è ancora tempo: il contratto scade infatti a settembre 2011; sulla gestione dei parcheggi il sindaco ha deliberato di andare a gara d’appalto, dopo l’ultimatum da lui stesso lanciato ai lavoratori. Del tutto vano, dunque, il tentativo del presidente Giovanni Guarisco di salvare le sorti della società. Lo scorso agosto ha infatti presentato un dettagliato piano industriale che prevedeva oltre all’aumento sei servizi per la società, anche la possibilità di mantenere i posti di lavoro. Ma l’amministrazione Mazzola ha bocciato la proposta. È della settimana scorsa l’ultimatum dei primo cittadino ai 7 lavoratori: entro l’8 settembre scegliere tra un contratto part-time al 30-33% rispetto alla retribuzione attuale, oppure la mobilità. Una proposta verbale, alla quale i lavoratori non hanno dato risposta, aspettando una lettera formale, tuttavia mai arrivata. «Io a questo punto vado avanti – ha detto Mazzola – ho cercato di andare incontro a queste persone, di più non posso fare». Rischiano il posto cinque ausiliari del traffico e due amministrativi. I consiglieri Maneschi e Minniti hanno rinnovato al sindaco la richiesta per una soluzione al fine di tutelare i posti di lavoro. Minniti ha chiesto invano di rilanciare il contratto a tempo pieno dei dipendenti. I lavoratori non si sbilanciano, chiusi nella paura del futuro. Per parte loro c’è chi però denuncia la poca volontà di giungere ad una soluzione da parte dell’amministrazione Mazzola, «solo per ragioni politiche»: «In verità il Sindaco ha convocato una riunione con i sindacati in fretta e furia, era ovvio che non potevano presentarsi. Li ha convocati alle 12 per una riunione fissata alle 15,30 dello stesso giorno». I lavoratori sono difficoltà: c’è chi ha figli a carico e non sa come garantire loro il futuro; c’è anche una ragazza che si deve sposare e non sa se potrà confermare la data, e c’è pure una coppia che attualmente si trova in viaggio di nozze, ed è ancora all’oscuro di tutto quello che sta per accadere alla loro occupazione. (Ale.Ro.)
Cronaca
2 Novembre 2011
Multiservizi: varato il piano di riorganizzazione