di LUCA GUERINI
CIVITAVECCHIA – Grazie al prezioso aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia in città si è riuscito a coniugare lo scoutismo “nautico” a quello “terrestre”. Presso l’istituto Manzi a Borgata Aurelia, infatti, si sono svolti degli incontri di educazione ambientale per avvicinare i più giovani all’ambiente Scout, alla conoscenza della storia e delle radici culturali del territorio. Un ulteriore riconoscimento è stato quello dell’Università della Tuscia che ha permesso al gruppo Stella Maris di Civitavecchia di tenere lezioni alla facoltà di scienze ambientali e marine. «Parlando dell’amore per la natura – ha spiegato il presidente Mauro Marani – non si poteva tralasciare il rapporto con il mare, che ha evidenziato una poca conoscenza da parte dei ragazzi civitavecchiesi di questo habitat. Considerando ciò, cosa si può fare? Come intervenire? La risposta per noi è stata semplice: siamo un gruppo scout e quindi abbiamo creato un gruppo di scout nautici come esistono in molte altre città. La nostra nuova sfida sarà quella di riavvicinare i ragazzi al mare in tutte le sue forme con una serie di iniziative fornendo loro quelle capacità tecniche per affrontarle serenamente con serietà e competenza come lo stile scout impone». La proposta partita dal gruppo scout locale è stata recepita immediatamente non solo dai giovani, ma anche dalle altre associazioni appartenenti alla “marineria” civitavecchiese: Lega navale, Amici della Darsena Romana, Mare Nostrum, La bilancella, che ospita nel suo capannone l’imbarcazione d’epoca «che sarà la nostra ammiraglia – ha aggiunto Marani – progetti possibili grazie alla Fondazione Ca.Ri.Civ. nella persona dell’avvocato Vincenzo Cacciaglia che ha voluto e saputo mettersi a fianco dei civitavecchiesi che amano la città contribuendo alla partenza di questa iniziativa. La navigazione sarà dura, incontreremo scogli e secche, ma altrettanto dura sarà la nostra volontà di seguire la rotta che potrà riportare i nostri ragazzi ad amare il mare».