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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Nasce tra le polemiche il centro di aggregazione giovanile

    TARQUINIA – Sarà inaugurato il 14 gennaio, alle 16, il ‘‘Centro di aggregazione giovanile’’ del Comune di Tarquinia. La struttura verrà ospitata nella sede del Centro Socio-Riabilitativo ‘‘Luigi Capotorti’’, ubicata in via delle Torri, recentemente riqualificata dall’assessorato ai Lavori pubblici con fondi regionali. Il progetto del Centro di aggregazione giovanile è stato voluto e realizzato dal presidente del Centro socio-riabilitativo ‘‘Luigi Capotorti’’, Cesare Gentili, anche consigliere comunale, con il sostegno dell’assessorato alle Politiche giovanili e della cooperativa “Alice”. Al taglio del nastro saranno presenti gli esponenti dell’amministrazione, tra cui il sindaco Mauro Mazzola e l’assessore alle Politiche giovanili Giancarlo Capitani, il presidente Gentili e i rappresentanti della cooperativa Alice. «La struttura vuole essere un luogo capace di creare occasioni nelle quali i giovani rivestano un ruolo centrale – dichiara il presidente Gentili – e in grado di offrire attività di qualità, che permettano ai ragazzi di maturare e sviluppare una personalità piena e senso sociale». Un centro quindi pensato per i giovani e per svolgere iniziative con i giovani come concerti, mostre, attività ludiche e laboratori artistici. «Tra le più importanti che caratterizzeranno il centro di aggregazione giovanile, – sottolinea l’assessore Capitani – sono da segnalare la creazione di una web-radio e di una moderna sala prove per ospitare i gruppi musicali». Per avere tutte le informazioni relative alle attività e alle modalità d’iscrizione i giovani potranno rivolgersi alle operatrici dell’Ufficio Informagiovani del Comune, nei giorni e negli orari che saranno resi noti durante la cerimonia d’inaugurazione. Sulla notizia interviene il presidente del consiglio dei giovani, Manuel Catini: «Per l’ennesima volta mi trovo costretto a prendere atto che l’amministrazione comunale si è dimenticata di aver istituito il consiglio dei giovani. Nessun consigliere, compreso il presidente, è stato interpellato o, per lo meno, informato. Nonostante si tratti di un iniziativa che farà di certo piacere sia a noi che a tutti i giovani, presentata in questo modo, solleva qualche perplessità. Innanzi tutto si tratta di una struttura che avrà bisogno di un controllo costante in quanto dotata di una strumentazione piuttosto costosa, inoltre è necessario che sia garantita a tutti i ragazzi la medesima possibilità di accedere alla stessa, evitando che vi sia un gruppo ristretto che ne prenda in qualche modo possesso esclusivo. In seconda analisi ci chiediamo se persone di una “certa età” come i nostri amministratori possano essere informati, ad esempio, su quali siano i titoli dei videogiochi PS3 più adatti per una larga utenza. Dubitando di ciò, ci si chiede a chi abbiano chiesto consulenze in proposito e chi ci fosse di più indicato se non i membri dell’organo che rappresento». «Gli interrogativi continuano – prosegue Catini – Perché, sebbene un documento che si chiama ‘‘Regolamento istitutivo del consiglio comunale dei giovani’’, sottoscritto dall’attuale amministrazione, preveda che il presidente debba essere invitato alle riunioni di giunta che abbiano all’ordine del giorno la discussione di tematiche che riguardano i giovani, ciò non è mai accaduto? Possibile che, nonostante il 2010 sia stato ‘‘venduto’’ come l’anno dei giovani, durante lo scorso anno non vi sia stata in giunta nemmeno una delibera che riguardasse i giovani? Forse avere seduto all’eminente tavolo un ragazzo politicamente schierato altrove dà fastidio? Al momento della sottoscrizione del regolamento istitutivo del consiglio dei giovani possibile che non sia passato per la mente dei nostri amministratori, ammesso che l’abbiano letto, la possibilità che il presidente potesse non essere un loro fedelissimo? Eppure sappiamo che gli attuali membri della giunta sono individui di comprovata scaltrezza. Avevano forse la sicurezza che i ‘‘loro’’ ce la facessero? Se così fosse viene da domandarsi cosa gliela desse. In ultima analisi chiedo, a nome di tutti i consiglieri e di tutti i ragazzi di Tarquinia che l’amministrazione comunale tenga presente che ci siamo, che siamo stati eletti, che loro hanno voluto istituire l’organo che presiedo utilizzando, inoltre, l’evento per farsi pubblicità. Rimane solo da chiedersi come sarebbero andate le cose e quale sarebbe stata la considerazione rispetto al consiglio dei giovani se il presidente fosse stata un’altra ipotetica persona.