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    Cronaca
    2 Novembre 2011
     Campeggio abusivo a Mandrione delle Saline

    TARQUINIA – In sessanta scaricavano nel fosso a ridosso dell’oasi delle Saline, dopo aver allestito un vero e proprio campeggio abusivo privo di allacci fognari. L’insediamento illegale è stato scoperto a seguito di una brillante operazione di contrasto al degrado ambientale del litorale condotta dalla polizia locale del Comune di Tarquinia in collaborazione con la Guardia Costiera. Il camping illegale, insediato lungo la strada Mandrione delle Saline, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia. La struttura, realizzata su un terreno ad uso agricolo, ospitava roulotte, camper e tende in cui erano alloggiate ben 60 persone. Il camping, privo di allacci fognari, scaricava direttamente nel fosso circondariale della riserva naturale delle Saline rischiando di provocare un forte inquinamento. Immediatamente, gli uomini del comandante Cesare Belli e del maresciallo Lamberto Alessandro, rispettivamente dei vigili urbani e della Guardia Costiera, dopo aver accertato l’esistenza della struttura illegale, hanno richiesto l’intervento dell’Arpa Lazio, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, e della Ausl di Viterbo, che nei prossimi giorni effettueranno delle analisi sulle acque del fosso. Il proprietario dell’area rischia adesso una multa fino 60mila euro per inquinamento e fino a 10mila euro per campeggio abusivo. Intanto il Comune di Tarquinia ha predisposto l’ordinanza di chiusura dell’area. «Il camping sorgeva a pochi metri di distanza dall’oasi delle Saline e dal mare. – ha spiegato il sindaco Mauro Mazzola – Il lavoro di squadra svolto dalla polizia locale e dalla Capitaneria di Porto, nonché la collaborazione di alcuni cittadini che hanno segnalato il problema, ha contribuito ad ottenere un successo significativo. Anche in futuro l’impegno dell’amministrazione comunale nell’attività di tutela del territorio sarà totale, per prevenire e reprimere situazioni analoghe». Il titolare del terreno, O.R., da parte sua riferisce però di aver appreso la notizia solo dagli organi di stampa. “Ad oggi al mio cliente non è stato notificato alcun atto – spiega l’avvocato Paolo Pirani – Non ci risulta adottato alcun provvedimento e qualora ciò si dovesse verificare, faremo tutte le contestazioni nelle sede opportune”