“ Più che la festa dei 40 anni, mi sembra una fastosa, quanto costosa, “ festa degli sprechi” . E ‘ pungente Giovanni Ardita, in merito ai soldi spesi per la ricorrenza del 40 anno dalla nascita del comune di Ladispoli, in questi giorni meritevolmente celebrati da concerti, cene, audiovisivi, manifesti : se non fosse per la cifra, molto onerosa, che uscirà dalle casse comunali. “ Il nostro è un sindaco “ spendaccino”, che trova occasione di tagliare nastri dappertutto: perché ci tiene alla sua immagine, all’estetica, ma non a quella dei cittadini, vittime di una gestione approssimativa, che tende a minimizzare i seri, veri, reali problemi di Ladispoli. E’ giusto celebrare questo anniversario, ma non strumentalizzandolo, con danaro che servirebbe ad altro, anziché distribuirlo a “grappoli, visto i 70 mila euro stanziati ”. E poi mi chiedo e per le nozze d’oro, i 50 anni, che ci inventeremo? . Una risposta dovrebbe fornircela il sindaco Paliotta, a cui piace farsi bello con soldi non suoi, ma della gente che paga le tasse, senza ricevere in cambio servizi adeguati” . Però non possiamo boicottare l’iniziativa? “ Assolutamente no. E’ giusto che si festeggi, lo merita Ladispoli e i ladispolani che hanno fatto la storia. Però mi chiedo perché festeggiare i 40 anni del comune? ma di solito le ricorrenze non si celebrano ogni 25 o 50 anni? L’unità d’Italia si sta ricordando dopo 150 anni!
Non so se la mia sarà considerata la solita polemica populista, ma pensare di sperperare 70.000 euro ogni 10 anni mi sembra un pò troppo, in questo momento di grande disagio sociale, migliaia di euro spesi per feste, service e luci, mi sono chiesto leggendo la delibera di giunta n.105 del 27.04.2010 relativa alle spese sostenute per il 40° anniversario della costituzione del comune di Ladispoli, delibera accessibile a tutti i cittadini che entrando sul sito del comune e cliccando la parola atti possono trovare la delibera del 27 aprile potendo così verificare tutte le voci di spesa sostenute per questo grande evento”. Il consigliere del centro destra, insomma, appare perplesso.
“ Come : ma 20.000 euro per gli spettacoli con service e audio luci si spendono per cantanti affermati come Tiziano Ferro, Alex Britti e Gianna Nannini, diciamo concerti da stadio. Mentre numerose famiglie a Ladispoli non arrivano a fine mese, vivendo un momento di grande precarietà del lavoro, non avendo una casa o non arrivando a pagare l’affitto di un monolocale in città, c’è chi pensa di fare la politica del cinema e degli anniversari a spese dei cittadini, insisto ma le ricorrenze istituzionali non si dovrebbero ricordare per consuetudine ogni 50 anni?
La politica nell’interesse della collettività non si può trasformare nell’egoismo e negli sfizi personali del politico di turno, c’è chi inaugura da anni cinema e piazze a Rossellini e poi dimentica che la sua casa in via duca degli abbruzzi cade a pezzi con un tetto di amianto sgretolato.I residenti della via storica di Ladispoli, casa ubicata a due passi della chiesa centrale, hanno raccolto numerose di firme, hanno preparato una perizia per chiedere al comune di mettere mano su una situazione degradante.Ma è possibile che le priorità del nostro comune sono di utilizzare risorse del bilancio per eventi cinematografici e intitolazione di vie e di piazze a vecchi compagni nostalgici?
La gente ci chiede di migliorare i servizi, non si può essere nostalgici di teorie e pensare esclusivamente a feste e a sagre, anche se è vero che ha riscosso una grande risonanza l’ultima invenzione del’Amministrazione comunale presso la zona del faro, qualcuno si è chiesto, ma veramente pensate di istituire una nuova sagra alle bizzarre rotatorie inventate per creare il caos del traffico all’interno della città?
Ringrazio l’amministrazione comunale di non avermi annotato nella brochure degli amministratori dei 40 anni del comune di Ladispoli, forse una parolina per il consigliere che rientrava nella “ lista “ dei primati andava spesa, per essere stato il consigliere più votato della storia del comune una riga si poteva anche citare, forse è meglio cosi, perché se dovevo pensare che quella parola spesa poteva costare 70.000 euro per ricordare il record delle 689 preferenze, sono onorato di non essere stato citato in questo anniversario o “sagra dello sperpero di soldi dei cittadini”. Un film già visto, che speriamo, tra due anni, abbia una scritta : “ The End” .
GIOVANNI ARDITA