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    Cronaca
    2 Novembre 2011
     Tanta disperazione per un’altra giovane vita spezzata

    di GIAMPIERO BALDI

    SANTA MARINELLA – Ai funerali di Daniela Civico, presso la Chiesa del Carmelo, c’erano tutti. Tante lacrime e dolore per la giovane santamarinellese rimasta vittima sabato pomeriggio di un incidente automobilistico mentre percorreva l’autostrada Roma-Civitavecchia. Nella piccola parrocchia, letteralmente stracolma, c’era Alessandra, la sorella gemella, il papà Sergio, la mamma Assunta, i parenti e una moltitudine di amici per dare l’ultimo saluto alla trentenne. C’era anche una rappresentanza di giovani ragazze della pallavolo, di cui il papà Sergio è vicepresidente e un gruppo di giocatori di calcio di cui lo zio Sandro è dirigente. Tra chi l’ha amata, in molti hanno voluto ricordarla. Era molto conosciuta in città, per la sua grande voglia di vivere e di divertirsi e per aver giocato per diversi anni insieme alla sorella a volley. La fotografia che giganteggiava sopra la bara, è stata meta di tantissima gente, che ha voluto riservargli l’ultimo bacio poi, così com’era venuta al mondo 29 anni fa, se n’è andata tra i viali del cimitero comunale, accompagnata, in quest’ultimo viaggio, dopo la funzione religiosa officiata da Don Salvatore e da Padre Mario, da chi gli ha voluto veramente bene. Nessuno riuscirà a dimenticare quel volto di eterna bambina, quando andava a trovare la nonna, portatrice di handicap, e gli faceva tutto ciò di cui aveva bisogno. Nessuno riuscirà a dimenticare la sua freschezza atletica quando si levava di qualche metro da terra per spedire dall’altra parte del campo, una schiacciata che spesso risultava vincente. Nessuno la dimenticherà quando, vogliosa di vivere, chiedeva a qualche amico di farsi accompagnare al lavoro a Roma perché, viaggiare da sola, la rendeva irrequieta. Quel maledetto sabato, non essendoci i mezzi pubblici, Daniela aveva deciso di andare a lavorare con la macchina. Era giunta nell’hotel dove faceva servizio in camera e poi, dopo otto ore di duro lavoro, era di nuovo salita sulla sua Peugeot per far ritorno a casa. Prima di prendere l’autostrada, però, aveva avvertito i genitori, ma lo faceva sempre quando era sola, che stava tornando. All’altezza di una curva a pochi chilometri dallo svincolo per Santa Severa, probabilmente un colpo di sonno gli ha fermato la sua giovane vita. Un urto tremendo, l’auto che si capovolge e lei che viene sbalzata fuori. Qualcuno SANTAvede la scena e si ferma, chiama i soccorsi ma quando giunge un’ambulanza con il medico, per Daniela non c’è più nulla da fare. I genitori, non vedendola arrivare si preoccupano, prendono la macchina e imboccano l’autostrada. Solo qualche chilometro dopo capiscono che qualcosa è successo. C’è la Polstrada, un carro attrezzi e le auto ferme. Daniela però non c’è più. E’ come se gli cadesse il mondo addosso. Prostrati Sergio e Assunta non riescono ancora a capacitarsi. Sono seduti a fianco dei loro parenti e non lasciano con gli occhi neppure un attimo quella bara. Sopra quel parallelepipedo di legno, una foto e dentro una ragazza che si era fatta da sola. Il lavoro, un appartamento che si stava pagando con tanti sacrifici, la gioia di sentirsi libera. Quella maledetta autostrada gli ha distrutto tutti i suoi sogni e quelli di chi la amava. Non sarà facile per i genitori dimenticare la loro figliola, avranno bisogno di tanto calore da parte dei parenti per riuscire a lenire quella voglia di dire “perché non è successo a noi?”. A ricordare Daniela Civico, i dirigenti dell’associazione sportiva Santa Marinella Volley 2000, che si son stretti intorno al loro vice presidente Sergio Civico “nella speranza – dicono i dirigenti – di lenire l’immensa sofferenza per la prematura perdita della figlia Daniela. Dirigenti, allenatori, atleti e genitori, partecipano al dolore dei familiari e degli amici tutti. Certi di esprimere un pensiero comune condiviso da tutti gli associati, in segno di rispetto, abbiamo deciso di sospendere tutte le attività sportive ed agonistiche previste in questi giorni”.