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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Nell’indagine spunta un ex dirigente del Pincio

    CIVITAVECCHIA – Un triangolo tra il ministero delle Infrastrutture, il porto ed il Comune di Civitavecchia. E’ quello che emerge dalle indagini dei Ros di Firenze sull’inchiesta dei grandi appalti. I carabinieri, infatti, ascoltando l’avvocato Edgardo Azzopardi, indagato perché, secondo gli inquirenti, sarebbe stato il tramite informativo tra l’ex procuratore di Roma Achille Toro e Angelo Balducci, hanno intercettato diverse telefonate con un ex dirigente del Pincio, nominato dal sindaco Moscherini, e poi tornato a Roma dove aspirava ad occupare di nuovo un ruolo di primo piano, probabilmente al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici presieduto da Balducci.
    L’ex dirigente non è indagato ed è finito nelle intercettazioni per le sue telefonate con altri protagonisti dell’inchiesta, in particolare Azzopardi. E’ però sintomatico di come, anche da conversazioni che non hanno implicazioni di carattere penale, emerga un intreccio di rapporti, anche tra funzionari e dirigenti dello Stato, finanche, come abbiamo visto, giudici che dovrebbero svolgere le funzioni di controllori, che appare quantomeno inquietante rispetto ad una auspicabile situazione di correttezza e trasparenza. In una telefonata, ad esempio, Azzopardi, facendo riferimento ad un incontro avuto il giorno precedente con Balducci, informa l’ex dirigente del Pincio «di aver chiuso la partita sia in favore del suo interlocutore che per un altro dirigente pubblico».
    «Quest’operazione è definita – afferma l’avvocato – e credo che adesso poi ne avrò riscontro questa mattina perché sto andando a Civitavecchia… credo che lui abbia chiamato anche Gianni perché tu… poi non vi siete visti te e lui … lui voleva sapere esattamente quello che si sono detti ma comunque lui fa la proposta al ministro…per portare M. in prima e te in terza…».
    Intanto, emerge come alla cricca interessassero, probabilmente, i porti di Civitavecchia e Gaeta e che Diego Anemone cercasse di ottenere informazioni da un inconsapevole giornalista dell’Espresso, che per primo, più di un anno fa, si occupò delle vicende legate al G8 e ai mondiali di nuoto. Lo scorso 18 dicembre, infatti, un referente di Anemone riferiva all’imprenditore dopo aver contattato il giornalista, cercando invano di avere informazioni sulla eventuale pubblicazione di altri servizi deleteri per la cricca: «non mi ha fatto nomi, sai per… coso professionale non è che mi può dire i nomi però… c’ha avuto … c’ha avuto queste imbeccate sempre la cosa di Gaeta … di Civitavecchia…».