CIVITAVECCHIA – Si avvicina al termine il processo civitavecchiese scaturito dalla cosiddetta “Operazione Nerone”, l’indagine dei carabinieri che ha permesso di sgominare un vasto traffico di sostanze stupefacenti nel litorale. Natale e Francesco Cherillo, Maurizio Orsini, Edoardo Roccasalva, Idoletto Ceccacci, Marco Bezio e Silvana Adugna, sono tornati di nuovo in tribunale ieri mattina. Nel corso dell’udienza il Collegio ha acquisito le dichiarazioni spontanee rese dall’imputato Natale Cherillo il quale ha sostanzialmente negato ogni addebito. Pur ammettendo, infatti, di conoscere Pietro Aurino, in quanto pugile affermato a livello nazionale, ha spiegato di non aver mai avuto niente a che fare con lui. Soltanto in un’occasione chiese al pugile di portare a Torre Annunziata, al suo posto, una somma di denaro. Ammontare, questo, che rappresentava unicamente il canone di locazione per una casa che lui stesso aveva affittato. Terminato l’ascolto il processo è stato rinviato al 3 novembre prossimo per l’esame degli altri imputati, esame testi a difesa e requisitoria del pubblico ministero. Nelle successive udienze del 21 novembre e del 15 dicembre sarà la volta degli avvocati difensori degli imputati e della sentenza.
Cronaca
2 Novembre 2011
Nerone, Natale Cherillo nega ogni addebito