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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    No coke: &quot;Tvn non pu&ograve; rimanere in esercizio. Manca l'Aia&quot;<br />

    TARQUINIA – “Tvn non può rimanere in esercizio in assenza dell’autorizzazione integrata ambientale: la legalità va ripristinata”. E’ l’enesima denuncia dei no coke di TarquiniaI alla luce dell’incontro previsto per domani al ministero dell’Ambiente dove tecnici e comitati contro il carbone parteciperanno alla conferenza dei servizi. “Il lavoro di contrasto alla centrale a carbone stà producendo risultati importanti e nell’arco di un mese la popolazione ha potuto vedere la differenza tra un cielo di nuovo giallo, provocato dal “carbone pulito” che bruciava, e il cielo azzurro come in questi giorni a centrale spenta – scrivono in una nota i no coke – La continua presentazione di petizioni, diffide e denunce mantiene i riflettori accesi su tutte le illegalità di Tvn. La centrale è stata collaudata illegalmente e dal 24 dicembre scorso è priva di autorizzazione Integrata Ambientale. Costringere Enel a richiedere una nuova AIA significherà ridurre drasticamente molti inquinanti: vite salvate. A noi non basta: sappiamo quanti veleni siano stati riversati sulla nostra terra negli anni delle vecchie centrali e che molte patologie attuali sono il risultato dell’inquinamento d’allora”. “Domani – proseguono – al Ministero dell’Ambiente avrà luogo una conferenza dei servizi dove Enel ancora una volta chiederà una mano per taroccare Il valore fissato dalla competente Commissione IPPC per il monossido di carbonio (CO). La commissione lo ha limitato a 50 mg per metro cubo di fumo che esce dalla ciminiera; Enel chiede di emetterne 150, sostenendo che si tratta di un impianto all’avanguardia e 150 mg/mc di CO sono un effetto collaterale sotto il quale non si potrebbero far funzionare gli impianti. Ma il cielo giallo che siamo tornati a vedere nelle scorse settimane parla da solo su quanto sia sporco il loro “carbone pulito”. Domani le popolazioni saranno di nuovo lì, dentro il ministero a lottare per la vita di tutti”. Frecciata per i sindaci del comprensorio: “Si noteranno – scrivono i no coke – come al solito, le ingombranti assenze dei sindaci di Tarquinia, Tolfa, Allumiere, Santa Marinella e Civitavecchia, sindaci che dimostrano ogni volta come le firme apposte agli accordi economici con Enel si siano tradotte in silenzio su tutto.
    Loro non saranno mai perdonati dai cittadini che, invece, hanno saputo unire le loro forze per fare ciò che loro, nel loro ruolo di amministratori, avrebbero dovuto fare, commissionando un monitoraggio che non tiene conto dei biechi interessi di parte, ma usa la tecnologia e la scienza per produrre dati certi”. “Il momento che viviamo – incalzano i no coke –  ci invita a riflettere su ciò che abbiamo fatto e a prendere decisioni su ciò che faremo. E’ un impegno che ci chiede capacità al dialogo per trovare soluzioni nuove, che sappiano tenere in considerazione tutti i punti di vista e costruire un futuro migliore di quello che possiamo immaginare ora. Ci hanno dato respiro i risultati conseguiti in questi ultimi giorni, anche grazie all’azione della Procura della Repubblica che ha saputo riconoscere la fondatezza delle nostre argomentazioni, e la forte iniziativa di Greenpeace, fatta in tutta Italia contro il carbone e contro gli assassini del clima. Per questo i cittadini, proprio nella giornata in cui si recheranno presso il Ministro dell’Ambiente, per la conferenza dei servizi, porteranno, presso la sede Romana di Greenpeace, dei prodotti della terra dell’Alto Lazio, da offrire allo staff a ringraziamento della loro azione. Frutta, verdura e vino della nostra terra generosa e orgogliosa dei suoi millenari sforzi, per produrre ottimi prodotti agricoli, da cui migliaia di famiglie traggono reddito per vivere. L’azione contro il carbone di Greenpeace, in occasione del G8, ci ha fatto sentire, una specie da proteggere: dagli inquinatori e dai killer dell’ambiente. Grazie di cuore a Greenpeace”.