CIVITAVECCHIA – «Il fatto non costituisce reato». Questa la sentenza di non luogo a procedere emessa ieri mattina, dopo un’ora scarsa di camera di consiglio, dal gup Giovanni Giorgianni nei confronti di Emanuele Feoli, il giovane ex maestro di scuola elementare arrestato ad aprile con l’accusa di aver prestato particolari attenzioni sessuali nei confronti di un quattordicenne. Il ragazzino, però, non ha mai sporto denuncia contro Feoli, come fece invece una insegnante che parlò di episodi particolari i quali, però, non trovarono conferma neanche nelle dichiarazioni del 14enne, in sede di incidente probatorio. Il carcere, gli arresti domiciliari, la richiesta di remissioni in libertà avanzata proprio dalla Procura e, infine, ieri la sentenza di archiviazione del caso. «Questa è una vittoria della giustizia – hanno commentato soddisfatti gli avvocati difensori Piero Messina e Simone Feoli – facciamo gli avvocati proprio per vedere trionfare la giustizia come in questo caso. E’ stato rappresentato appieno il pensiero di chi, in questi mesi difficili, è stato vicino al ragazzo». Per questo i legali stanno valutando la possibilità di ricorrere in sede civile per eventuali risarcimenti danni. Il gup Giorgianni, lo stesso che lo ha condannato per il primo caso, ha invece respinto stavolta la richiesta del pm De Gregorio di rinvio a giudizio. «Evidentemente – hanno aggiunto i legali – si è arrivati a conclusioni affrettate dettate proprio dal primo caso, ancora tutto da chiarire in sede di Appello. Siamo comunque soddisfatti per questo ottimo risultato».
Cronaca
2 Novembre 2011
Non luogo a procedere per Emanuele Feoli