logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Nucleare, Montalto di Castro sempre in pole position

    MONTALTO DI CASTRO – Il Governo ha dato il via libera ai criteri per l’individuazione dei siti su cui potranno essere costruite le nuove centrali nucleari e dei compensi da destinare ai territori che accoglieranno i nuovi impianti. Il Consiglio dei Ministri ha in sostanza approvato due schemi di decreti legislativi, uno sulla ‘‘localizzazione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica e nucleare, di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio, e misure compensative e campagne informative’’ e l’altro sul ‘‘riassetto della normativa su ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche’’. Dove saranno realizzate le centrali si saprà, però, soltanto a marzo. Ma l’ipotesi di un impianto a Montalto di Castro sembra essere sempre molto accreditata. Le aree idonee ad ospitare le prossime centrali nucleari italiane saranno rese note solo dopo le prossime elezioni regionali e dovranno rispondere ad ‘‘uno schema di parametri di riferimento relativi a caratteristiche ambientali e tecniche’’ che dovrà essere definito dal ministero dello Sviluppo economico, da quello dell’Ambiente e dei Trasporti, su proposta dell’Agenzia del Nucleare, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto legislativo. Tra le caratteristiche ambientali si parla di ‘‘popolazione e fattori socio-economici, qualità dell’aria, risorse idriche, fattori climatici, suolo e geologia, valore paesaggistico, valore architettonico-storico, accessibilità’’. Tra quelle tecniche si parla di criteri come ‘‘sismo-tettonica, distanza da aree abitate, geotecnica, disponibilità di adeguate risorse per il sistema di raffreddamento della tipologia di impianti ammessa, strategicità dell’area per il sistema energetico e caratteristiche della rete elettrica, rischi potenziali indotti da attività umane nel territorio circostante». Per quanto riguarda i compensi da destinare ai territori che ospiteranno le centrali nucleari, si tratterà di un beneficio economico su base annuale da corrispondere anticipatamente per ciascun anno di costruzione dell’impianto; l’aliquota è pari a 3.000-4.000 euro per ogni Mw, sino ad una potenza di 1.600 Mw, «maggiorata del 20% per potenze superiori». Dunque benefici economici ‘‘a pioggia’’ per le province ed i comuni che ospiteranno i prossimi impianti nucleari, ma anche per i comuni limitrofi in un’area di 20 chilometri dal perimetro dell’impianto. Nell’ipotesi di un impianto a Montalto di Castro anche Tarquinia potrebbe essere coinvolta da tali compensi. Le imprese e gli abitanti delle zone in questione avranno sconti sulla bolletta elettrica, ma su quella per i rifiuti urbani, per le addizionali Irpef e Irpeg e per l’Ici. Giancarlo Torricelli del coordinamento regionale del Lazio di Sinistra e Libertà, tuona contro le compensazioni: «Una modalità che tende a comprare il consenso delle amministrazioni ed a convincere a mezzo di denaro, bypassando gli interessi dei cittadini e la loro salute». «Se a questo si aggiunge l’operazione di comunicare i siti stabiliti solo dopo le elezioni regionali – aggiunge Torricelli – siamo di fronte alla violazione delle più elementari forme di democrazia e partecipazione. Proprio a questo proposito quindi il centrodestra venga fuori e la candidata del Lazio, la signora Polverini, dica con chiarezza cosa pensa del nucleare, visto che tra i siti più probabili ci sarà proprio Montalto di Castro». L’esponente di Sinistra e Libertà ricorda la contrarietà al nucleare sancita da un referendum dell’87, e annuncia «una seria opposizione alle sciagurate idee del governo, mosso evidentemente da interessi diversi da quelli dei cittadini». «Insieme ai comitati quindi siamo pronti a costruire da subito risposte efficaci, compresa l’ipotesi di un nuovo referendum, per scongiurare la costruzione di centrali nucleari, in qualunque territorio del paese».