di ALESSANDRO D’ALESSIO
SANTA MARINELLA – Ospizio bunker, domani l’udienza di convalida. Il giudice per le indagini preliminari Giovanni Giorgianni si prepara a sentire di nuovo i coniugi Dino e Adriana Cipollini, accusati della morte di Lamberto Di Berardino e Giovanni Marongiu, i due anziani deceduti a causa delle esalazioni dell’incendio che li ha colti nel sonno nel magazzino-deposito adibito a stanza da letto a Villa Chiara. Dopo l’interrogatorio, il giudice deciderà se i due coniugi dovranno rimanere in carcere o meno. Gli imputati, gestori della casa di riposo, sono finiti in manette con l’accusa di omicidio colposo e sequestro di persona. Per ora i due arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere al giudice, una precisa linea difensiva del loro avvocato, Antonio Maria Carlevaro, che probabilmente prevederà il silenzio anche per domani. Nessun commento da parte dei familiari di Giovanni Marongiu, che si sono affidati all’avvocato Angela Pinti. Sempre domani è previsto il conferimento dell’incarico al medico legale da parte della Procura per l’autopsia e si procederà immediatamente con l’esame sui due corpi. Nel frattempo i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Deodato e dal Comandante La Gala, hanno iscritto sul registro degli indagati anche le due assistenti che si occupavano degli anziani. Una delle due avrebbe chiuso venerdì sera a chiave i due anziani nel magazzino adibito a fatiscente dependance. L’altra invece è quella che aveva il compito di sorvegliare durante la notte i due anziani. In base alla ricostruzione dei militari dell’Arma, le due vittime da circa un mese erano state trasferite, la notte, nel magazzino-deposito, come chiesto dai due gestori della casa di cura abusiva, perché considerati ‘’irrequieti e fastidiosi per gli altri anziani ospiti’’. La coppia arrestata avrebbe dato quindi ordine ai dipendenti di chiuderli a chiave dopo le 20. Da parte sua, il sindaco Bacheca ha incontrato oggi i familiari di Marongiu. Bacheca ha precisato la posizione del Comune in merito alle autorizzazioni. «L’unico permesso, rilasciato nel 2005 – ha spiegato il primo cittadino – è quello relativo alla destinazione d’uso della villa, ma l’aspetto sanitario ovviamente non è nostra di competenza». Gli anziani trasferiti da Villa chiara a Villa Lessona, saranno ospitati là fino a quando i familiari non troveranno un’altra struttura.
Cronaca
2 Novembre 2011
Nuovo interrogatorio per i gestori di Villa Chiara