di ALESSANDRO D’ALESSIO
SANTA MARINELLA – Ancora disservizi al cimitero cittadino. Secondo vari cittadini, infatti, a fronte del pagamento di oltre 500 euro per la traslazione delle salme, nulla sarebbe stato fatto. E’ quanto denuncia la presidente della fondazione Matteoli Ana Celdran Garcia: «Sono giunte alla nostra attenzione le proteste di cittadini ed anziani che si lamentano a riguardo del trattamento a cui sono stati sottoposti da parte dell’amministrazione comunale sullo spinoso argomento delle salme a nuovo loculo». Mesi fa, molti residenti nella Perla avevano ricevuto una raccomandata da parte dell’ufficio servizi Cimiteriali, che invitava a pagare la somma di 507,40 euro entro dieci giorni dal ricevimento, altrimenti il defunto sarebbe stato interrato nel campo comune e la pratica sarebbe stata archiviata. Pare però che, a fronte di un cospicuo periodo di tempo dai pagamenti, le traslazioni ancora non ci sono state. La fondazione Matteoli cita ad esempio il caso della signora Monno, che ha ricevuto la raccomandata il 9 dicembre scorso e pagato la somma completa il 7 gennaio, dopodichè non ha avuto più notizie in merito al lavoro. «Nei giorni scorsi – spiega Ana Garcia – la Monnno è andata ad informarsi sul perchè la salma non fosse stata ancora traslata e le è stato risposto in modo evasivo. Da quanto si è appreso non ci sarebbe ancora la ditta aggiudicatrice per compiere il lavoro». «Senza contare la forma – commenta la Garcia – che a nostro parere poteva essere meno contundente, se non altro per il rispetto che si deve ai parenti, vi è anche la considerazione che non tutti hanno a disposizione immediata 507 euro, pertanto molti cittadini hanno chiesto di poter pagare ratealmente la somma, ma non gli è stato assolutamente concesso». Una polemica, questa, che era stata a suo tempo sollevata dalle opposizioni e potrata anche in consiglio comunale. «Vista la delicatezza del problema – concludono dalla fondazione Matteoli – sarebbe opportuno conoscere nei dettagli i motivi di questo disservizio e dare alle famiglie dei defunti risposte certe, nella speranza che tutto si riolva al più presto, magari con qualche scusa ai famigliari dei defunti».