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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Orvieto e Vulci, insieme per la promozione e valorizzazione del territorio

    MONTALTO DI CASTRO – E’ stato firmato venerdì mattina il protocollo d’intesa tra il Comune di Orvieto, ente capofila dei numerosi comuni che costituiscono il PAAO – Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano – e la Mastarna S.r.l., società pubblica del Comune di Montalto di Castro, che ha in gestione il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci.
    Si tratta di un importante accordo che la rinnovata gestione della Mastarna S.r.l., rappresentata ad Orvieto dal Presidente Dr. Pazzetta, sigla con una realtà assai articolata quale quella del PAAO, sistema territoriale integrato nato nel 2003 con lo scopo di coordinare le attività di tutela, valorizzazione e promozione del vasto patrimonio storico-archeologico e paesaggistico del comprensorio orvietano. Solamente ad Orvieto, nell’ambito del progetto di rivalutazione della famosa rupe e delle aree archeologiche limitrofe, il PAAO consta di tre percorsi aperti al pubblico per complessivi 29 chilometri, che comprendono celebri testimonianze del mondo etrusco, come la Necropoli del Crocifisso del Tufo, o località meno note come i giardini settecenteschi della Villa Paolinadi Porano.
    Il protocollo d’intesa tra il PAAO ed il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci, nominato dalla Regione Lazio tra i “Grandi attrattori culturali” e “Porta del Lazio”, consentirà l’ avvio di numerose iniziative volte non solo a favorire la conservazione e fruizione dei siti, ma anche di sviluppare nuovi progetti atti a implementare la capacità di coinvolgimento di un pubblico sempre più ampio, diversificato ed esigente, tramite l’offerta di adeguati servizi. Non solo attività di ricerca, ma anche convegni, conferenze, mostre itineranti e didattica; ed ancora percorsi ed itinerari tematici che valorizzeranno le singole peculiarità dei territori coinvolti.
    L’esperienza maturata nel settore dalla Mastarna S.r.l. e dai Comuni del PAAO, ha indotto inoltre i nuovi partners ad impegnarsi in politiche di co-marketing affinchè la diffusione e la conoscenza del ricco patrimonio ambientale, archeologico e culturale possano avere le auspicate ricadute e favorire la vocazione turistica di questo territorio.