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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Ospedale di Tarquinia, lettera aperta del sindaco Mazzola al sub-commissario Morlacco

    TARQUINIA – “Le scrivo con grande preoccupazione e vivo stupore, in quanto sono venuto a conoscenza di un allarmante documento nel quale è scritto che l’ospedale della città sarà privato di numerosi servizi, con la conseguente sensibile riduzione del numero dei posti letto”. Inizia così la lettera aperta che il sindaco di tyarquinia ha scritto al sub commissario gernativo della sanità Mario Morlacco in merito al preoccupante piano di riordino degli ospedali regionali. “Se ciò trovasse conferma – ha scritto Mazzola – e sarebbe un fatto gravissimo, il Comune di Tarquinia e tutta la popolazione scenderanno in piazza per esprimere una civile e ferma protesta, anche perché è inammissibile che all’Amministrazione Comunale fino a oggi non sia giunta nessuna comunicazione ufficiale al riguardo. Che la Regione Lazio viva una situazione difficile per ciò che concerne i conti della sanità non è un segreto per nessuno. C’è dunque in tutti la consapevolezza che gli sprechi vadano eliminati, avviando una concertazione seria, su parametri oggettivi, con gli enti locali e le popolazioni da essi amministrate. Tale fondamentale presupposto viene però assolutamente a mancare con l’allarmante piano di riorganizzazione del sistema sanitario regionale che prevede, tra gli altri aspetti, anche il completo smembramento della rete ospedaliera della Tuscia. Se questi sono i nuovi metodi di amministrare il servizio sanitario regionale, ciò indica chiaramente che si è perso del tutto il senso della misura e del rispetto dei cittadini. Se il piano sarà reso operativo, ci si troverà di fronte a una scelta non soltanto irrazionale e fuori da ogni logica, ma che colpisce indiscriminatamente Tarquinia, il suo territorio e la sua comunità. Certamente, lei non considera i disagi che ricadranno sulla popolazione, poiché più abituato a confrontarsi con i freddi numeri della finanza che con le reali esigenze dei malati. Smantellando infatti i nosocomi periferici e concentrando l’offerta su alcune grandi strutture, si alimenterà l’esodo sanitario verso altre regioni e il fenomeno del pendolarismo dei malati, che saranno costretti a lunghi spostamenti per trovare un ospedale in grado di accoglierli e curarli. Troverà nel sottoscritto e nella Compagine Amministrativa un ostacolo insormontabile a questo infausto piano. Inoltre, verrà chiesto al presidente Piero Marrazzo di rifiutare il provvedimento. L’Amministrazione Comunale lotterà fino in fondo, insieme alla popolazione, per mantenere e potenziare gli attuali servizi del presidio ospedaliero”.