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    Sanità
    2 Novembre 2011
    Otorino in ferie, nessuno lo sostituisce

    CIVITAVECCHIA – Ancora un caso di cattiva organizzazione sanitaria a Civitavecchia. A denunciarlo una giovane donna che nella serata di martedì ha avvertito dei problemi all’udito, decidendo di recarsi all’indomani alla Asl di via Etruria, con tanto di prescrizione medica, per prendere un appuntamento con l’otorinolaringoiatra. «Ci vediamo a luglio» le avrebbe risposto l’impiegata allo sportello, suscitando stupore nella paziente. «A quel punto ho insistito – ha spiegato la signora Maria – riferendo all’impiegata che a casa, con un cotton fioc, avevo notato la presenza di sangue nell’orecchio dal quale ormai non sentivo più». Da qui il suggerimento dato dall’impiegata alla registrazione dei pazienti: «Provi a tornare domani mattina, l’otorinolaringoiatra dovrebbe esserci e forse potrà visitarla». La signora Maria ieri si è recata nuovamente presso la Asl di via Etruria, rimanendo stupefatta dalla risposta ricevuta: «Guardi che l’otorinolaringoiatra è in ferie, se la sua è un’urgenza può provare a rivolgersi all’ospedale San Paolo». Ed è ciò che la paziente ha fatto. Salita in auto, la donna si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale, chiedendo ovviamente di essere visitata da uno specialista e raccontando i fatti accaduti. «La dottoressa dell’ospedale non ha esitato a dirmi che il mio non era un caso grave – ha dichiarato Maria – e che quindi non mi sarei dovuta neppure rivolgere al pronto soccorso. Inutile tentare di spiegare le tappe che hanno preceduto il mio arrivo al San Paolo: la dottoressa mi ha rimproverato aspramente, prima di constatare l’effettiva entità del danno». Il dato tragicomico è legato al fatto che il medico, dopo aver notato la presenza di sangue nell’orecchio della donna, le ha prescritto proprio una visita specialistica dall’otorinolaringoiatra, affermando: «Guardi che la può fare anche qui da noi». Soddisfatta, la signora Maria si è recata presso lo sportello adibito alle prenotazioni, rimanendo di stucco quando l’impiegato le ha detto di tornare in via Etruria per la prenotazione. «Le hanno riferito una cosa sbagliata – avrebbe affermato la ragazza allo sportello – l’unico otorinolaringoiatra che abbiamo visita solo in via Etruria e ora è in ferie». Un solo specialista per un settore delicato come l’otorino, per di più in ferie senza sostituto. Medici e impiegati che non conoscono la procedura e che in ogni caso non riescono a curare un paziente.
    Una denuncia circostanziata dei fatti, in cui la signora Maria racconta uno spaccato eloquente sulle condizioni della sanità locale.