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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    <p align=left>Procura, Amendola traccia il bilancio dell'attivit&agrave; svolta </p>

    di BARBARA LA ROSA
    CIVITAVECCHIA – Con la fine del 2009 il procuratore capo Gianfranco Amendola traccia un bilancio consuntivo nel quale descrive tutta l’attività svolta dagli uffici nel corso dell’anno. «Nonostante, infatti, le gravi carenze di personale che oramai da molto tempo attanagliano l’ufficio – ha spiegato – la Procura della Repubblica è riuscita a definire un numero di procedimenti addirittura superiore rispetto a quelli pervenuti». Cinque, in totale, sono stati i settori sui quali si è maggiormente incentrata l’attenzione della magistratura: i reati in materia di stupefacenti, di edilizia ed urbanistica, gli infortuni sul lavoro, la tutela dei più deboli ed infine i reati in materia ambientale. «Per quanto riguarda i reati in materia di stupefacenti – ha spiegato il Procuratore Capo – si sono registrate 707 denunce, con 267 arresti; questa attività ha permesso di sequestrare complessivamente 1.135 chilogrammi di droga (294 cocaina, 809 hashish e marijuana). Per la tutela dei più deboli, rispetto all’anno passato vi è stato un notevole incremento dei procedimenti in corso e, tra questi, circa 40 riguardano violenze sessuali. Sono state emesse, inoltre, 10 misure cautelari per maltrattamenti, 5 per atti persecutori, 4 per violenze sessuali e 5 per usura ed estorsione». Notevole è anche l’impegno in materia di edilizia ed urbanistica. «Abbiamo constatato molte situazioni di irregolarità, oggetto tuttora di accertamenti investigativi – ha aggiunto – complessivamente sono stati eseguiti 202 sequestri e ben presto si potrebbe arrivare alle prime demolizioni. Una grave violazione edilizia è commessa sia da privati che da pubblici funzionari del Comune di Civitavecchia: le indagini hanno permesso di acquisire cospicui elementi di accusa, sulla cui base si è proceduto al sequestro preventivo dell’immobile, confermato anche in sede di riesame. Allo stato si è in procinto di adottare gli atti di conclusione delle indagini». In tema, poi di infortuni sul lavoro la Procura ha sottolineato l’attenzione alta sul cantiere Enel di Torrevaldaliga Nord, (ma anche nei cantieri di Fiumicino, di Ladispoli e di Cerveteri) constatando come vi sia stato un quasi azzeramento degli infortuni superiori ai tre giorni e nessun incidente mortale. «Sicuramente a questo risultato – ha spiegato Amendola – oltre alla diminuzione dell’entità dei lavori in esecuzione, ha contribuito l’attività di vigilanza e la collaborazione degli stessi dirigenti Enel». Risultati positivi anche nel campo dei controlli sull’inquinamento atmosferico nel porto: dopo 10 provvedimenti emessi a carico dei comandanti, con il sequestro di una delle navi, la situazione sembra essere nettamente migliorata. In questo senso Procura, Capitaneria di Porto, Arpa Lazio e Autorità Portuale collaborano per monitorare costantemente i livelli sull’inquinamento da polveri nello scalo.