TARQUINIA – “Con il ritiro del famigerato punto riguardante l’alienazione dei locali di proprietà dellìUniversità Agraria dall’ordine del giorno – predisposto per la seduta consiliare del 22/04/2010 – la vicenda che ha motivato la nostra presa di posizione si è conclusa con il ravvedimento dell’amministrazione dell’Ente”. Così si legge in un comunicato diffuso dall’associazione Tarquinia Democratica all’indomani della decisione dell’Università Agraria di ritirare la delibera relativa all’alienazione di parte di palazzo Vipereschi adibito a bar. “Seppure avremmo preferito non discutere mai su temi come quello che in questi giorni ci ha sollecitato – commentano da TD – diamo atto al presidente Antonelli e alla sua giunta di essere stati capaci di comprendere le ragioni di chi ha indicato e sollevato il problema, Giovanni Leoni in primis, ringraziando quest’ultimo per l’impegno e l’attenzione posti nel difendere un patrimonio della collettività. Ciò che non abbiamo ben compreso (ma forse riguardo a tutta questa faccenda ci sfuggono particolari importanti dei quali non siamo a conoscenza) è il ruolo dell’opposizione rimasta in silenzio sino al clamore della protesta di Leoni”. “Chi ha gli strumenti e la possibilità, come coloro che siedono nei banchi in minoranza – dice Tarquinia Democratica – dovrebbe, a parer nostro, esercitare il diritto-dovere di confronto e controllo nei tempi utili e non accodarsi, peraltro comodamente, al sacrificio altrui. Questo non è molto sportivo né serio, ma, soprattutto, non è coerente. Vorremmo sperare, per l’immediato futuro dell’Ente, che esso sia determinato da un’accresciuta consapevolezza del fatto che i beni e i diritti pubblici si tutelano sempre e non solo in prossimità delle campagne elettorali”.
Cronaca
2 Novembre 2011
Palazzo Vipereschi, TD: "Bene la sospensione della vendita, sconcerto per il silenzio del centrodestra"