CIVITAVECCHIA – Paolo Morra potrebbe presto tornare in libertà per decorrenza dei termini. La notizia è trapelata nei giorni scorsi e in poco tempo è arrivata all’orecchio degli appartenenti alla locale comunità senegalese: l’ispettore di polizia arrestato a gennaio dello scorso anno con l’accusa di aver ucciso il 42enne africano Cheikh Mory Diouf, sparandogli con un fucile a pompa dopo una lite condominiale, potrebbe essere scarcerato poiché i termini delle misure cautelari sono destinati a scadere a un anno dall’arresto. Nei confronti di Morra lo scorso maggio il Gip Giovanni Giorgianni ha disposto il ricovero presso l’ospedale psichiatrico di Vallo della Lucania, nel salernitano, dove vive la sua compagna, ritenendo lo stato depressivo del poliziotto non compatibile con il regime carcerario. Nuovi scenari sono stati evidenziati dai legali della famiglia di Diouf, Santoni e Angelelli, che in un’intervista a Repubblica hanno significato il loro disappunto: «La Procura intervenga, non comprendiamo per quale ragione non sia stato ancora chiesto il rinvio a giudizio di Morra che ne avrebbe bloccato il ritorno alla libertà – hanno dichiarato i due avvocati – non vorremmo che certe scene (riferite alla protesta attuata dai senegalesi subito dopo l’omicidio, quando hanno bloccato viale Garibaldi con dei cassonetti, ndr) si ripetessero. Non vorremmo soprattutto che passasse il messaggio per cui la vita di un immigrato conta poco e che si può sparare e ammazzare un senegalese senza rischiare di restare in carcere». Parole dure, pronunciate in un momento delicato in cui altre zone del Paese vivono una situazione di disagio legato alle proteste antirazzismo attuate da cittadini extracomunitari.
Cronaca
2 Novembre 2011
Paolo Morra verso la scarcerazione