di GIAMPIERO ROMITI
UN caso di parentopoli in Hcs? Non si sa. Ma è quanto sospettano Italia dei Valori e Futuro e Libertà che hanno messo nel proprio mirino un recente concorso al quale hanno partecipato la… pochezza di sei concorrenti. Sorprendente la scarsa risposta al «richiamo» di un ambitissimo posto di lavoro, vero? Indubbiamente. Considerato pure che l’esercito di giovani disoccupati nella nostra città si fa sempre più grosso, è pertanto ragionevole pensare che se tutto fosse filato sui binari della più rigorosa regolarità almeno due-trecento persone sarebbero stati ben felici di sostenere la prova utile per una definitiva e provvidenziale sistemazione. Invece nisba: il concorso è stato tiepidamente pubblicizzato sul sito della holding e, come già detto, soltanto in 6 hanno presentato la domanda di partecipazione. E come è finita questa «stupenda» storia? In maniera abbastanza lampante: Idv e Fli han rivelato che a festeggiare l’assunzione sono stati due bravissimi ragazzi, uno figlio di un ex delegato e ancora oggi fedelissimo del sindaco, l’altro di un tecnico che radio Pincio considera assai vicino allo stesso primo cittadino. E’ stata solo una combinazione che a coronare il sogno del sospiratissimo impiego siano stati questi giovani «figli d’arte (politica)»? Possibile. Ma se così non fosse, nessuna meraviglia. Il vomitevole andazzo del «raccomandatismo» vige praticamente da sempre, ma in particolare da dieci anni a questa parte il nepotismo ed il familismo hanno preso a tracimare in maniera vergognosa. Con tanti saluti ed un bel vaffanculo al principio della meritocrazia e delle pari opportunità che pure i rappresentanti dei vari partiti di casa nostra si appuntano sul bavero della giacca a mò di distintivo da mostrare alla gente in piena campagna elettorale. Amen! ETM ancora e più che mai agli onori della cronaca. E, stavolta, che razza di onori, perbacco. E’ successo, infatti, che le multe sul “servizio a chiamata” comminate alla municipalizzata dalle Fiamme Gialle sono state annullate e la notizia, che definirla con la “enne” maiuscola è pure riduttivo, ha destato non poco clamore. In particolare ha mandato in estasi l’ex presidente dell’azienda, che, a giustissima ragione e comprensibilmente, ha mostrato un abbagliante sorriso a trentadue denti. Personalmente ne siamo felici per lui così come lo saremmo per chi ha la ricca possibilità di dimostrare di non aver commesso alcuna irregolarità e che viene ingiustamente massacrato sia mediaticamente che pubblicamente prima ancora dell’accertamento della verità vera sui (mis)fatti dei quali è chiamato a rendere conto. Una vicenda, quella di Etm, risoltasi dunque in maniera così netta da far sparire tutta la spazzatura gettata addosso al suo “vecchio” manager. Che ha così commentato: «L’unico risultato che questo “caso” ha ottenuto è quello di aver distrutto letteralmente un’azienda che nel 2006 era la prima nel Lazio in termini di crescita percentuale. Nel 2007, poi, stava per diventare una delle più importanti realtà nel settore del trasporto del Centro Italia, ma è stato troppo facile distruggerla basandosi su motivazioni inesistenti. E qui sono portato a pensare molto ma molto male di parecchie persone». Ecco, ci sia consentito, questa è l’unica nota stonata di Salvatore “smile” Renda che, in virtù della sua provata intelligenza e capacità di affrontare le varie situazioni in maniera pragmatica ed efficace, avrebbe potuto risparmiarsela e rispiarmarcela. Perché, forte della sua riconosciuta onestà intellett! uale, ev ita di fare nome/i e cognome/i di chi/coloro che ha/hanno girato verso il basso il pollice nei suoi confronti, mandando di fatto a puttane Etm? DAVVERO significativa la recente foto apparsa e sui giornali telematici e sui quotidiani, che ha immortalato la raccapricciante macchia nera sopra la ciminiera di Tvn. L’avesse notata il genialissimo ed impareggiabile Rino Gaetano avrebbe fatto passare alla storia il poco allegro evento con un vero e proprio grido di dolore – «…ma il cielo è sempre meno blu» – che oggi sarebbe cantato, fischiettato ed ascoltato da bambini, giovani e vecchi. E di sicuro non staremmo a prendere atto della risibile situazione verificatasi all’indomani dell’increscioso episodio. E’ accaduto, cioè, che l’Osservatorio Ambientale – messo in piedi per tutelare la salute dei civitavecchiesi e vigilare senza distrazione alcuna che non venga “stuprata” la qualità dell’aria – abbia chiesto all’Enel il perché di quella nube densa fuoriuscita dalla centrale di Torre Nord. Incredibile, vero? Della serie: oste com’è il tuo vino, ottimo o scadente? È domenica, non dimenticate di fare l’amore con la vostra donna.