CIVITAVECCHIA – Anche questa volta le alleanze sono passate in secondo piano durante la riunione del Partito democratico, indetta per dare un indirizzo politico-programmatico al partito e rinviata già due volte. Ieri sera l’occasione è stata buona per vedere riaffiorare vecchie ruggini e nuovi malumori che in oggetto portano lo stesso nome: Pietro Tidei. Che è stato tirato in ballo implicitamente da Pino Cascianelli, fedelissimo dell’onorevole fino a non molto tempo fa, ora convinto della necessità di azzerare completamente gli incarichi locali allo scopo di trovare un’unità in grado di condurre il Pd al congresso. Parlare a nuora perché suocera intenda, così l’ex assessore al Bilancio della giunta Saladini mira a ‘‘sbarazzarsi’’ della tideiana Roberta Galletta, oggi segretaria del Pd e con lei di tutte quelle figure legate a doppio filo al parlamentare di centrosinistra. La segretaria ha preferito fare scena muta, limitandosi a tirare fuori un documento da lei elaborato nel quale l’attuale assessore Giancarlo Frascarelli veniva indicato come trasformista e prontamente respinto dai presenti alla riunione, in quanto ritenuto poco attinente alle argomentazioni spettanti ad un direttivo di partito. Alessio Gatti ha parlato invece di un partito ingessato, che non discute e incapace di seguire una linea condivisa quando si tratta di affrontare dei problemi di carattere amministrativo e di interesse pubblico. A rispolverare l’intolleranza al fattore ‘‘T’’ è stato Giuseppe Baccarelli (area Marino) che ha auspicato la fine delle ostilità tra Pietro Tidei e Gianni Moscherini. Un dualismo che, secondo il giornalista, non farebbe certo bene al partito, necessitante ormai di esprimere una linea condivisa. Ha concluso i lavori Valentino Carluccio, proponendo l’elaborazione di un programma in grado di staccare il partito da una azione politica basata sulla quotidianità e sull’improvvisazione.
Politica
2 Novembre 2011
Pd, Cascianelli chiede l'azzeramento del direttivo