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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Pd Ladispoli: "No al corridoio della monnezza"

    LADISPOLI – “Discarica ad Allumiere? Grazie no. Non la volevamo ieri e oggi ci opporremo con tutte le nostre forze”. La denuncia del Pd di Ladispoli risale all’anno scorso e fu evidenziata nella campagna elettorale per il rinnovo della Regione Lazio. Oggi il Pd della città balneare torna a ribadire il proprio no. “In quella occasione – ricordano –  i cittadini furono avvertiti, messi in guardia sull’intenzione capitolina di creare una megadiscarica nel territorio, alternativa a Malagrotta, che non avrebbe coinvolto solo il Comune designato ma tutta un’area di alto valore ambientale, economico-turistico e culturale. L’intenzione dell’amministrazione del Sindaco Alemanno oggi è diventata realtà con l’aggravante che le due arterie principali, l’Aurelia e l’Autostrada, di fatto diventerebbero, col traffico dei raccoglitori, veri e propri corridoi della “monnezza”. Non ci vuole molta immaginazione per capire gli effetti collaterali a cui saremmo tutti sottoposti”. Esponenti del Circolo PD di Ladispoli, con il Segretario Luca Caroselli, si sono recati ad Allumiere all’assemblea del Comitato Locale No Megadiscarica, svoltasi lo scorso venerd’ 18, per dare solidarietà ed adesione. Di seguito uno stralcio del documento letto nel corso dell’assemblea: “Il comitato locale “NO MEGA DISCARICA” è nato spontaneamente in seguito alla notizia relativa all’individuazione nel territorio di Allumiere di un sito per lo stoccaggio dei rifiuti di Roma, in alternativa alla discarica di Malagrotta. L’intenzione del comitato è quella di promuovere attivamente e concretamente una serie di iniziative volte a scongiurare questo pericolo per l’intero circondario, coinvolgendo in primis l’Amministrazione Comunale di Allumiere. Sono state elaborate una serie di proposte in forma di petizione popolare che l’amministrazione Comunale di Allumiere è tenuta a prendere in considerazione. Approvare, nel più breve tempo possibile, una variante al Prg che cancelli la zona industriale individuata in località “Spizzicatore”; rifiutare, fin da oggi, ogni tipologia di compenso, anche se previsto per legge, derivante dall’eventuale messa in opera della discarica, in modo da eliminare qualsiasi ricatto economico e occupazionale; inviare formalmente le proprie osservazioni al Piano Regionale dei Rifiuti richiedendo espressamente che vengano ripristinati gli Ambiti Territoriali Ottimali del precedente piano; che venga praticata la raccolta porta a porta con relativo compostaggio domestico da tutti i Comuni della Regione Lazio entro dicembre 2011; che venga totalmente abrogata, a livello regionale, la consueta pratica di gestire i rifiuti passando per la soluzione raccolta indifferenziata-discarica-inceneritore e richiedere una immediata audizione da parte della Commissione Ambiente della Regione Lazio per discutere queste osservazioni; coinvolgere direttamente il “comitato locale no megadiscarica” in rappresentanza dei cittadini a tutti gli incontri di qualsiasi natura relativi alla tematica in oggetto; abbandonare qualsiasi ipotesi di impianto di compostaggio di dimensioni superiori a quelle relative al fabbisogno comunale”. Il Circolo PD di Ladispoli si sta organizzando per coinvolgere la cittadinanza in questa battaglia civile: “Occorre l’impegno di tutti anche per evitare che sotto la bandiera dell’emergenza si ripeta nel nostro territorio quanto accaduto a Terzigno e nell’area del parco del Vesuvio”. Nel contempo il circolo si sta attivando per il comitato referendario in vista delle urne il 12 e 13 giugno, in primis contro il nucleare mentre la nube di Fukushima sta attraversando l’Italia.

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