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    Politica
    2 Novembre 2011
    Pdl, Freedom lancia l'idea di un'assemblea costituente

    CIVITAVECCHIA – “Una assemblea costituente per stabilire regole e percorso politico, un grande momento di confronto per condurre a sintesi le istanze presenti in città, un punto di confronto all’interno del quale sappiano ritrovarsi le tante e diverse anime del partito”.
    Sono queste le proposte che lancia il movimento politico Freedom, motivate dall’attuale periodo “di enorme confusione”, come hanno spiegato Alessio De Sio e Fabiana Attig. “Non si può più attendere per dare forma e sostanza al partito – hanno spiegato – per questa ragione proponiamo ai vertici regionali di indire una assemblea costituente del Pdl, alla quale partecipino gli eletti, gli assessori e tutti coloro che si riconoscono, attraverso una formale adesione, nello statuto del Popolo della Libertà. Questo appuntamento sarà fondamentale per far nascere, anche a livello locale, una struttura che abbia delle regole, che apra il tesseramento alla città e che prepari i temi di un congresso, ormai non più procrastinabile”.
    “E’ avvilente – sottolinea De Sio – vedere Forza Italia scomparire dalla giunta, così come sono stati cancellati assessori come se fossero delle marionette, che non piacciono più al puparo, che decide di cambiarle a suo piacimento, senza un filo logico, ma con una strategia personale che sta portando al dissolvimento del partito prima ancora che nasca. A chi giova tutto questo? Certamente non ai cittadini, che non capiscono cosa stia succedendo. Certamente non alla classe dirigente, che non riesce a lavorare con tranquillità. Certamente non alla politica, ridotta ad un giuoco delle parti senza costrutto, senza senso”.
    “Tra poco più di un anno e mezzo si andrà a votare – rileva Fabiana Attig – e, continuando di questo passo, il rischio di non avere un progetto complessivo sul quale chiedere fiducia agli elettori è tangibile. Così come ormai è chiaro che le cosiddette “larghe intese” sono miseramente naufragate, essendo distanti anni luce dall’idea iniziale. Oggi, al Pincio, c’è una sorta di “minestrone” dove si condono maggioranza e opposizione, nascondendosi dietro al dito del gruppo misto. Un “minestrone” che genera incertezza, instabilità e paralisi amministrativa. D’altronde non siamo più solo noi a dire che in 3 anni non si è prodotto niente, ma anche altri autorevoli esponenti politici. Prima che sia troppo tardi bisogna volare alto e porvi rimedio”.