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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Pedofilia, l'avvocato Ghiani contesta la perizia

    CIVITAVECCHIA – All’indomani dell’udienza di ieri, nel corso della quale è stata discussa la perizia del consulente del Tribunale sulle dichiarazioni rese dal bambino di 7 anni, presunta vittima delle attenzioni sessuali del 62enne fioraio civitavecchiese arrestato a febbraio, è intervenuto il legale della famiglia del ragazzino, l’avvocato Alessandro Ghiani il quale, a seguito dell’esame effettuato congiuntamente con la consulente di parte dottoressa Orchi, ha rilevato come “la perizia sia da considerare confusionaria, contraddittoria e lacunosa. Le premesse – ha spiegato – non corrispondono alle conclusioni. I dati raccolti dal consulente del Tribunale, a supporto delle proprie tesi, sono scarni e spesso legati a circostanze estranee al racconto del fatto in sè, peraltro sempre ribadito dal minore.Il dato di rilievo assoluto, sottolineato anche dalla psicologa, è che il bambino non ha mai instaurato un rapporto empatico con la stessa, denotando distacco e disinteresse. Tale comportamento potrebbe essere il frutto della metodologia invasiva applicata su un minore di soli 7 anni. Per questo motivo l’esito della perizia è il risultato di considerazioni sommarie e prive di comprovato riscontro. Lo stesso pubblico ministero Margherita Pinto, ritenendo ancora valido il quadro probatorio già acquisito in sede di indagine, ha espresso parere negativo circa la possibile scarcerazione dell’indagato. Solo all’esito dell’esame della consulente tecnica del Tribunale dottoressa Giganti, a cui parteciperanno i consulenti di parte, il Giudice, con la conclusione dell’incidente probatorio, potrà ottenere elementi più concreti per la valutazione della prova”.