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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Pellicce, scooter e computer a casa dei due santamarinellesi

    FURTICIVITAVECCHIA – Una banda. E’ questa l’idea che si sono fatti gli agenti della Polizia di Frontiera che, l’altra notte, hanno fermato i due giovani santamarinellesi D.D. di 26 anni e M.F. di 24 anni, al termine di un lungo e rocambolesco inseguimento in pieno centro, con le auto che hanno sfrecciato fino a 130 km/h. I due si trovano tuttora in carcere, a Borgata Aurelia, accusati di tentato furto e di resistenza a pubblico ufficiale. Sono in stato di fermo in attesa che il gip Giovanni Giorgianni convalidi l’arresto, probabilmente nella tarda mattinata di oggi, chiesto dal sostituto procuratore Elena Neri, che sta coordinando le indagini. Indagini che stanno proseguendo per individuare, nonostante la reticenza dei due ragazzi, eventuali altre persone che in queste notti si sono rese protagoniste dei numerosi furti sul tutto il territorio. A casa dei due, intanto, nel corso delle perquisizioni dell’altro giorno, è stato rinvenuto un ingente quantitativo di refurtiva: 4 scooter rubati, una moto da cross, libretti di circolazione e targhe, 2 personal computer portatili, 5 pellicce del valore di oltre 50 mila euro. Inoltre nell’auto, una Lancia Y nera modificata e assettata come fosse un’auto da corsa, sono state rinvenute punte di trapano e una fune con tante cappiole per agganciare le maniglie e aprire le porte finestre delle abitazioni da svaligiare. A dare l’allarme, l’altra notte attorno alle 2, è stato un uomo che aveva sentito rumori nel proprio appartamento a via Tevere e visto un ragazzo fuggire e salire sulla Lancia Y. L’auto non si è fermata all’alt della Polizia e da lì è iniziato il lungo inseguimento fino a lungomare Thaon de Revel, fatto di tentativi di speronamento, spari in aria e poi alle gomme dell’auto, testacoda, tragitti in retromarcia a tutta velocità. La corsa è finita al chiosco del Fafone sul lungomare.