TARQUINIA – Durante un consueto servizio di polizia marittima e di repressione degli illeciti commessi in mare, nella mattinata di oggi, l’equipaggio del guardacoste G. 60 Fidone della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Civitavecchia ha sorpreso, al largo del litorale viterbese, un motopeschereccio appartenente ad una flottiglia siciliana in attività di pesca a strascico. Bloccato il motopesca e fatta salpare la rete, i finanzieri hanno effettuato una visita a bordo, volta al riscontro documentale e alla constatazione dei fatti, al termine del controllo è stata contestata al capo barca la violazione delle norme ministeriali e sono state avviate indagini volte ad appurare i presupposti di un’eventuale frode comunitaria. Il peschereccio è stato fatto rientrare nel porto di Civitavecchia per procedere al sequestro del pescato, ammontante a oltre trecento chili di pesce e della rete a strascico lunga settanta metri; il capo barca è stato destinatario di una sanzione amministrativa fino a seimila euro e, che prevede altresì, in caso di recidiva, l’eventuale fermo del peschereccio e il ritiro della licenza di pesca da parte dell’Autorità Marittima per trenta giorni. I settori operativi di competenza del Servizio Navale della Guardia di Finanza comprendono anche l’attività di Polizia Ambientale e tutela dell’ecosistema marino e delle misure economiche del pianeta azzurro. Il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia , dispone giornalmente l’attività per gli equipaggi delle dipendenti unità navali o degli elicotteri in virtù di precise direttive ministeriali, in particolare il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha recentemente emanato il fermo biologico temporaneo per la pesca a strascico, nel Mar Tirreno, dal 31 agosto al 29 settembre. Il fermo biologico consente di migliorare l’equilibrio tra le risorse marine e l’attività di pesca, e adempie alle normative comunitarie finalizzate alla gestione dello sfruttamento di tali risorse nel Mar Mediterraneo. La violazione di tale provvedimento oltre che arrecare un danno irreversibile per il deturpamento del biosistema marino, trasgredisce le norme che disciplinano la pesca marittima professionale, i cui operatori sopperiscono al fermo avvalendosi di contributi erogati direttamente dalla Comunità Europea.
Cronaca
2 Novembre 2011
Pesca a strascico: blitz delle fiamme gialle