di GIAMPIERO BALDI
S. MARINELLA – Dopo la riunione organizzata dai consiglieri della lista civica ‘‘Un’altra città è possibile’’ al rione Alibrandi, sembra che il progetto della giunta Bacheca di dar vita ai Piani Integrati non sia particolarmente accettato dalla città.
«Se la maggioranza non cambia rotta su questo tema – dicono le minoranze – la cementificazione di quel che resta del nostro territorio, in zone dove il Piano regolatore non lo permetterebbe per avere qualche opera pubblica in cambio e soprattutto a beneficio di grandi proprietari e di grandi costruttori, ci sommergerà».
«Durante l’assemblea pubblica organizzata da rappresentanti della lista di maggioranza – continuano Rocchi, Massera, Benci, Fronti Trebiani e Bianchi – questi hanno difeso con convinzione quello che secondo loro è un progetto molto vantaggioso per la comunità. Su un terreno di quattro ettari, la proprietà chiede di realizzare 27mila metri cubi di residenziale (quantificabili, secondo noi, fra i 100 e i 150 appartamenti) e 11mila metri cubi di centro commerciale. In cambio, il titolare, realizzerà due ettari di parco, 80 metri quadrati di una struttura ricettiva dentro al parco, un ponte di collegamento fra Alibrandi e via Latina. Cioè, a fronte di un affare immobiliare stimabile intorno ai 30 milioni di euro, il proprietario del terreno darebbe in cambio quattro strutture dal valore insignificante. Il consigliere Mucciola ha chiesto che sia reclutato un esperto che possa fare una valutazione tecnica sulle esigenze del quartiere, sulla viabilità, sul verde e che i cittadini siano poi coinvolti fattivamente. Una storia che corriamo il rischio di ascoltare per almeno 14 volte, tante quante sono le proposte di piani integrati all’attenzione dell’amministrazione comunale. La logica dei piani integrati dovrebbe essere un’altra. Da una parte i legittimi interessi dei privati, dall’altra gli amministratori a fare quelli della cittadinanza». A proporre un piano integrato presentato da anni al Comune e mai preso in considerazione, è un privato di Santa Marinella che nel 2004 ha proposto all’amministrazione di ottenere le licenze per realizzare 90mila metri cubi di edificabile su un terreno di 24 ettari. «Il privato – dice il consigliere del Pd Andrea Bianchi – a fronte di quanto richiesto, offre in cambio un’area per la realizzazione dei Piani di Insediamento Produttivi cedendo otto ettari, dodici alloggi di edilizia economica e popolare per i residenti meno abbienti, un parco pubblico attrezzato di quattro ettari, opere primarie come le fognature e le strade in zona Perazzeta e la costruzione del ponte ferroviario. Ebbene questo progetto giace nei cassetti comunali dal 2004, mentre il sindaco Bacheca va raccontando nelle assemblee che il piano integrato di Alibrandi è molto vantaggioso per la città».
Cronaca
2 Novembre 2011
Piani integrati: le minoranze alzano la voce