FIUMICINO – “La pillola del giorno dopo non è una pillola abortiva. Dunque non c’è nessun fondamento di ‘coscienza’ per l’obiezione messa in atto dal farmacista di Fiumicino. Al contrario è una obiezione ideologica che impedisce la prevenzione di una gravidanza indesiderata e che potrebbe costringere la donna a ricorrere all’aborto. Ma questa vicenda non parla di aborto ma di contraccezione. Di questo si tratta nel caso denunciato dalla donna romana, grazie anche all’associazione Vita di Donna ed è intollerabile che dopo un rapporto a rischio in Italia sia così difficile poter acquistare la pillola del giorno dopo”. Lo afferma in una nota l’assessore alle politiche culturali, Cecilia D’Elia “in merito al rifiuto di un farmacista di Fiumicino di vendere un contraccettivo d’emergenza nonostante la ricetta del ginecologo del consultorio”.
Cronaca
2 Novembre 2011
Pillola del giorno dopo, D'Elia: "intollerabili le difficoltà per l'acquisto"