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    Cultura e Spettacoli
    2 Novembre 2011
    Pio Istituto Catel, da 150 anni cultura e beneficenza senza clamori

    di PAOLA DI GIAMMARIA 

    In programma per la prossima primavera ha una mostra negli spazi romani di San Salvatore in Lauro per giovani artisti provenienti dalle accademie di Roma e del Lazio. Si tratta di un concorso a premi per aiutare gli esordienti nel vasto e non facile panorama dell’arte contemporanea. È solo una delle attività del Pio Istituto Catel, fondazione poco conosciuta ma che ancora oggi a 150 anni dalla morte del suo fondatore, Franz Ludwig Catel, continua a svolgere silenziosamente, lontano dal clamore dei media, il suo operato benefico. Il berlinese Catel si trasferì nella città dei papi nel secondo decennio dell’800 e qui vi rimase sino alla fine dei suoi giorni, divenendo non solo un pittore influente, capace di rappresentare nei suoi paesaggi i costumi e la vita popolare della città, ma pure un uomo d’affari arrivato. Sposato ma senza figli, lasciò tutto il patrimonio a un’istituzione benefica che portasse il suo nome, ne tramandasse la memoria e soprattutto che aiutasse gli artisti bisognosi tedeschi e italiani. Da allora il Pio Istituto lavora in un piccolo edificio di Trastevere ed è aperto tutti i giorni. Se i quadri di Catel, visibili nella galleria-museo dell’Istituto ci riportano alla vita quotidiana di Roma nell’Ottocento, l’attività della fondazione tiene fede alla volontà dell’uomo e si adopera, oltre a promuoverne la figura attraverso mostre ed eventi – vedi quella bellissima alla Casa di Goethe nel 2006 -, ad organizzare periodicamente concorsi con borse di studio per pittori, scultori e architetti, non dimenticando in genere le persone bisognose. Un’attività a largo raggio che spazia da quella museale a quella didattica (molti sono gli studenti che consultano le carte e i documenti conservati nella sede trasteverina) fino a quella vera e propria di beneficenza. E tutto questo senza chiedere un aiuto o una sovvenzione da altre istituzioni pubbliche. (Info: www.istitutocatel.it )

     

    Con questo articolo, Civonline.it, La Provincia e La Tribuna avviano una collaborazione con la giornalista Paola Di Giammaria. L’obiettivo della rubrica settimanale “La scatola dell’arte” è quello di offrire ai lettori spunti originali sull’arte in tutte le sue forme, anche segnalando mostre, opere, monumenti, chiese, luoghi che meritano di essere scoperti o visitati anche semplicemente per trascorrere una giornata diversa a Roma e dintorni. (m.gra.)