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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Politica e sindacati divisi sullo sviluppo

    CIVITAVECCHIA – Un grandissimo flop quello realizzato due giorni fa al convegno tenuto dal sindaco Gianni Moscherini, con tema il futuro e lo sviluppo economico e l’occupazione del territorio di Civitavecchia: «Coma una canzone stonata sul palco dell’Ariston di Sanremo, ieri Gianni Moscherini si è esibito sul palchetto della ‘‘sua’’ ex Autorità portuale in quello che era stato preannunciato dallo stesso Comune come un grande evento sul futuro del territorio, evento al quale avrebbero partecipato illustri personaggi regionali e nazionali». A ironizzare sull’assenza dei big è il coordinatore politico della componente Freedom di Popolo e Libertà, Fabiana Attig.
    Un convegno usato dal Primo cittadino come trampolino di lancio per proporre «progetti lunghissimi da realizzare» a pochi giorni dalla scadenza del suo mercato.
    Un convegno usato dal Primo cittadino per «accusare» le organizzazioni sindacali territoriali e in particolar modo la CdLT Cgil di Civitavecchia. «Concludendo l’iniziativa da lui promossa – ha detto invece il segretario generale Cgil, Cesare Caiazza – il Sindaco ha bollato la Cgil territoriale come ‘‘struttura’’ che fa politica e si disinteressa dei problemi del territorio a partire da quelli connessi allo sviluppo e al lavoro».
    E accusano il Sindaco di aver siglato dei “verbali d’intesa” con i quali s’impegnava ad aprire una serie di tavoli di confronto tra i quali uno connesso alla crisi, al rilancio economico e allo sviluppo del territorio.
    Spezza una lancia a favore di Gianni Moscherini, il consigliere comunale Riccardo Sbrozzi: «Non si può non condividere a pieno l’esposizione tracciata dal nostro primo cittadino, che come sempre ha dimostrato di avere una visione a 360 gradi del futuro di questa città a partire dal punto di vista turistico, fino ad arrivare a quello della logistica e del risanamento urbano. C’è tuttavia – continua Sbrozzi – un aspetto a mio avviso fondamentale che è stato tralasciato da tutti i relatori intervenuti: il nuovo comparto industriale in località Vigna Turci».
    Tutto infatti è ancora fermo a causa della mancanza di fondi da parte dell’amministrazione: «Se vogliamo parlare concretamente di sviluppo economico della nostra città con la relativa produzione di posti di lavoro, non possiamo lasciare che scadano i termini e che la Regione Lazio ritiri il provvedimento. Per questo – continua – propongo al Sindaco che il Comune realizzi una cabina di regia con gli investitori privati e tutti gli enti interessati, nell’ottica di una comunità d’intenti e di quella sinergia che giustamente Moscherini invocava al fine di studiare soluzioni di questo tipo e applicarle quanto prima».
    Soddisfatto del tema del convegno indetto da Gianni Moscherini è anche il responsabile delle Infrastrutture, trasporti, logistica e mobilità, Tullio Nunzi: «Non so se dire finalmente o per l’ennesima volta, ma è stata riproposta la necessità di uno sviluppo turistico della città, abbinandolo a sviluppo del porto e della logistica».
    Uno sviluppo che necessariamente deve transitare dal porto dove ogni giorno sbarcano centinaia di turisti: «La mancanza di un sistema da tutti richiesto ma scarsamente praticato non ha fatto di Civitavecchia, che di porto vive – ha detto Nunzi – una città di porto, cioè una sintesi unitaria di un percorso comune tra sviluppo del porto e città di forti sinergie tra le due entità». Territorio turistico non solo grazie al porto. Si puntano gli occhi anche sulla linea ferroviaria che attraversa la città: «La Civitavecchia Orte, Civitavecchia Grosseto, la linea ferroviaria Capranica Orte, una stazione flusso di migliaia di turisti abbandonata a se stessa, sono carenze che impediscono lo sviluppo del nostro porto e ovviamente del nostro turismo. Si mettano in atto – continua Nunzi – tutti i meccanismi di tutela ambientale, necessari per un territorio già devastato dalle centrali, ma si abbia la consapevolezza che senza il rafforzamento delle varie strutture si metterebbe un vero macigno allo sviluppo dell’economia turistica». Un turismo che è la chiave di volta dell’economia della città.