TARQUINIA – È appena stata archiviata la terza edizione del premio Cardarelli diretto da Massimo Onofri e già piovono polemiche. Ad accendere il fuoco è il consiglio direttivo dell’associazione politico-culturale IdeAzione che fa i conti in tasca all’amministrazione Mazzola accusata di aver realizzato un evento ‘’per gli amici degli amici’’ con una scarsa partecipazione agli incontri e ben poca risonanza mediatica. “Agli incontri con l’autore,– scrive l’associazione vicina al centrodestra – hanno partecipato sempre pochissime persone, le solite persone chiamate dall’assessore per fare numero, amici che partecipano alle gite da lui stesso organizzate e che sono stati premiati per la loro presenza con un invito alla cena conclusiva della manifestazione. Non c’è infatti altra ragione che giustifichi la loro presenza alla cena finale, tranne la lunga amicizia e frequentazione con l’assessore poiché infatti non ricoprono né ruoli istituzionali né tantomeno hanno titoli tali da giustificare l’invito”. “Qual è il criterio per giustificare gli inviti della cena che chiude la manifestazione? – domandano da IdeAzione – Avere forse legami di amicizia con i vari assessori?”. Nel mirino anche l’aspetto turistico dell’evento: “ Tutti gli ospiti che arrivano a Tarquinia per il Premio vengono ospitati sempre nello stesso albergo dove si consuma anche l’abbondante cena conclusiva”. E pure la giuria: “È la stessa da tre anni, ma se ci fosse stata una rotazione tra i componenti, una altrettanto valida giuria avrebbe potuto scegliere altrettanti eccellenti vincitori”. Non mancano gli elogi, ma con molti se e però: “Che dire della risonanza del premio a livello nazionale? Modesto, in cronaca nazionale solo qualche trafiletto; nessun articolo nelle pagine della cultura, nessun passaggio nei telegiornali, neanche regionali. La conferenza stampa del Premio doveva essere fatta nel la sala consigliare del Comune e non un ristorante. Ora vorremmo sapere il rendiconto finanziario della manifestazione”
Cronaca
2 Novembre 2011
Premio Cardarelli: monta la polemica