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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Presa banda di trafficanti: 12 arresti, sequestrati 90 kg di coca

    FIUMICINO – Si è conclusa all’alba di stamane, dopo un anno e mezzo di serrate indagini, un’importante operazione antidroga condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, nei confronti di un’agguerrita banda criminale transnazionale, dedita al traffico di cocaina. Le investigazioni, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma – dott. Carlo Lasperanza – e sviluppate dai militari del Gruppo di Fiumicino, hanno tratto origine nell’estate del 2009, da un episodio criminoso represso all’interno dello scalo aeroportuale Leonardo da Vinci, nei confronti di un elemento dell’organizzazione che stava tentando di introdurre in Italia 22 kg di cocaina, occultati all’interno di oggetti di artigianato etnico, proveniente da Santo Domingo. Immediatamente, sono stati attivati i protocolli investigativi, con l’apporto di personale specializzato del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO), mediante l’effettuazione di intercettazioni tecniche ed informatiche, analisi di tabulati telefonici, pedinamenti, appostamenti, che hanno consentito di delineare, attraverso un quadro probatorio chiaro e rigoroso, l’intero organigramma del clan e, soprattutto di reprimere ogni tentativo di immissione nel territorio nazionale di ulteriori quantitativi di cocaina. Infatti, con il coordinamento della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga (DCSA), sono stati più volte intrapresi opportuni contatti con varie Polizie europee, al fine di bloccare in quei Paesi carichi di sostanze stupefacenti destinati ai vertici romani della compagine malavitosa. In particolare, su attivazione dei finanzieri di Fiumicino, presso l’aeroporto di Barajas, Madrid sono stati sequestrati ad opera della Policia Nacional 32 Kg di cocaina diretti a Roma, con arresto di 4 corrieri di nazionalità italiana provenienti da Santo Domingo. Altri 2 kg sono stati sequestrati a Francoforte dalla Polizia tedesca, mentre 6 kg di cocaina nascosti all’interno di pentole da cucina sono stati fermati presso lo scalo di Malpensa. In entrambi i casi sono stati tratti in arresto i rispettivi corrieri. Sostenuto da ingentissime risorse finanziarie, il gruppo di narcotrafficanti romani aveva da ultimo concluso un nuovo accordo con i fornitori sudamericani, ma l’intero carico di cocaina (28 kg), che viaggiava tramite una spedizione DHL, è stato bloccato nei giorni scorsi presso l’aeroporto Simon Bolivar di Caracas, in Venezuela. I capi dell’organizzazione, Carmine Bongiorno di 47 anni e Paola Straneo di 40 anni, entrambi romani, insieme ai loro sodali Paolo Burroni di 57 anni, residente ad Arezzo e Francesco Porcelli di 51 anni residente a Cerveteri (RM), tutti arrestati all’alba di oggi, hanno ritenuto nel tempo che queste perdite secche derivassero dalla sfortuna o dagli inadeguati metodi di occultamento e ogni volta hanno provato a inventarne di nuovi, incuranti che ogni passaggio venisse monitorato dagli investigatori. La Straneo è stata bloccata sotto casa, mentre attendeva un taxi che l’avrebbe accompagnata in aeroporto. Da lì si sarebbe imbarcata nuovamente per Santo Domingo, dove avrebbe dovuto concludere ancora una transazione per l’importazione di cocaina. Nella sua valigia c’era un’ingente somma di denaro in contanti. Le indagini bancarie e patrimoniali, effettuate parallelamente, hanno consentito di accertare un’enorme sproporzione tra gli scarsi redditi dichiarati e i cospicui beni a disposizione dell’organizzazione; numerosi appartamenti nel centro di Roma, lussuose autovetture e moto di grossa cilindrata, oltre a denaro, orologi ed altri preziosi, per un valore totale di circa 4 milioni di euro, sono stati sequestrati nei confronti degli indagati ai sensi della vigente normativa e per essi verrà richiesta la confisca definitiva. Da sottolineare inoltre il profilo particolarmente pericoloso del clan criminale che avrebbe voluto attentare anche all’incolumità personale di un pregiudicato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione nel centro di Roma. L’intervento degli investigatori ha consentito di evitare la consumazione del delitto. La complessa operazione di polizia ha complessivamente portato all’arresto, in territorio nazionale ed estero, di 12 elementi facenti parte del gruppo criminoso ed al sequestro di circa 90 kg di cocaina. I capi del sodalizio, che dovranno rispondere anche di detenzione di armi, rischiano la pena minima di 24 anni di carcere. Secondo i primi accertamenti, dalla sostanza stupefacente sequestrata sarebbero stati ricavati proventi illeciti per circa 30 milioni di euro.