CIVITAVECCHIA – È stato presentato in pompa magna questa mattina, durante il consiglio comunale, il famoso Piau, Programmi Innovativi in Ambito Urbano. Si tratta del mega-progetto che sparì dalla scrivania del sindaco misteriosamente, e che l’opposizione definì ‘‘una colata di cemento da 4.200 ettari comprensivo di terminal Cina e quant’altro’’. Depliant alla mano per ora gli interventi sembrerebbero ridimensionati, ed il famoso spazio intermodale per l’Oriente non sembra trovare spazio. Ad illustrare lo studio di fattibilità del progetto Francesco Ricciardi, Alessandro Distefano e Sergio Pasanisi della PricewaterhouseCoopers (società leader mondiale nel settore dei servizi professionali di consulenza organizzativa e corporate finance). «L’obiettivo strategico di questo programma – hanno spiegato – è quello di riqualificare e di valorizzaer i tessuti urbani compresi tra i porti e le stazioni per sottrarli ad una condizione di ‘‘retro città’’ e tramutarli in nuove centralità urbane, in luoghi di servizi e di infrastrutture, contrastando il degrado edilizio, ambientale, economico e sociale». Un percorso questo del Piau che nasce dal protocollo di intesa che il 5 luglio del 2004 firmarono il Ministero dei Trasporti, Comune di Civitavecchia, la Regione Lazio, l’Autorità Portuale e Rfi. Dal 4 al 7 novembre dello scorso anno, il Pincio ha presetnato in via preliminare il proprio Piau a Urbanopromo (evento di marketing urbano nazionale che mira a promuovere l’innovazione del governo del territorio). Quattro le macro-aree di intervento previste dal Piau.
In primis la riqualificazione delle aree dismesse e restyling delle aree turistiche, tra le quali la riqualificazione del porto storico, la valorizzazione del lungomare e camminamenti alti (lungoporto Gramsci, piazza Calamatta, Pirgo, Borgo Odescalchi) e valorizzazione di aree urbane dismesse fronte mare come gli spazi ex-Fiumaretta e ‘‘ex-carcere’’ (via Tarquinia). Il secondo step riguarda la razionalizzazione e riqualificazione del rapporto porto-stazione-città con il completamento del percorso porto-stazione, razionalizzazione lay-out citt à porto e sviluppo accesso stazione lato mare e lato città. Previsti infatti interventi per la realizzazione di un terminal per il collegamento con la stazione di Civitavecchia, lo spostamento del varco di accesso al porto storico a nord, la riqualificazione e apertura degli accessi pedonali già presenti tra la città ed il porto, riqualificazione di viale Garibaldi. La terza macro-area di intervento è inerente alle interconnessioni delle arterie stradali cittadine con le grandi assi/reti nazionali, prevedendo quindi la razionalizzazione ed il completamento degli ‘‘ingressi’’ nord del porto (bretella A-12 porto, cavalcavia Aurelia e Centrale di Tvn).L’ultimo tema riguarda lo sviluppo dell’intermodalità e della logistica (separazione dal tessuto urbano-cittadino) con la realizzazione del raccordo ferroviario tra porto, interporto e collegamento alla rete nazionale. Secondo gli esperti di PricewaterhouseCoopers la progettazione sarà ultimata a partire 2012 mentre i lavori inizieranno ad inizio 2013. «Una tempistica sballata – ha commentato il sindaco al termine dell’illustrazione da parte dei tecnici – perché troppo proiettatain avanti. La progettazione deve essere completata in toto entro il 2011 mentre nelle previsioni va aggiunto anche l’ingresso sud della città».Niente approvazione quindi nella giornata di ieri, con il dibattito che è stato rinviato alla prossima seduta di consiglio comunale. Riunione che si preannuncia molto interessante con l’opposizione che già alcuni mesi fa sottolineò l’eccessivo costo di questo studio di fattibilità: 250mila euro più iva.
Mat. Mar.
Politica
2 Novembre 2011
Presentato il Piau, non c’è il terminal Cina