CIVITAVECCHIA – «Hanno reso dichiarazioni discordanti rispetto a quanto detto nell’imminenza dei fatti sia davanti alla Polizia che al magistrato. Per questo motivo abbiamo chiesto alla Corte di trasmettere gli atti in Procura per falsa testimonianza e per false informazioni a pubblico ministero». Lo hanno chiarito, al termine dell’udienza in Corte d’Assise, gli avvocati Fabio Federico e Maurizio Marino, legali dell’ispettore di Polizia Paolo Morra, accusato di omicidio volontario per aver ucciso l’ambulante senegalese Cheick Mory Diouf la mattina del 31 gennaio dello scorso anno, riferendosi ai due senegalesi che ieri hanno testimoniato in aula. «A gennaio – hanno aggiunto – avevano detto di essere intervenuti quando Diouf era ormai a terra e di aver udito due colpi in rapida successione – hanno aggiunto – oggi hanno spiegato di aver visto Morra sparare». «Uno dei due testi – ha aggiunto il legale della famiglia di Diouf, Luca Santini – ha spiegato di aver visto il senegalese uscire dalla finestra, fare sei passi e accasciarsi, a seguito del secondo colpo sparato». Il processo, dopo l’ascolto anche di due poliziotti, è stato aggiornato al 26 aprile prossimo.
Cronaca
2 Novembre 2011
Processo Diouf, discordanti le dichiarazioni dei senegalesi