CIVITAVECCHIA – “Io non andrò a vedere lo spettacolo di Gigi Proietti: è assurdo quello che ci è stato detto. Noi siamo abbonati e assisteremo all’evento più atteso all’aperto con quasi quattromila persone. Come se fossi abbonato al Brancaccio e mi dicessero che posso andare a vedere uno degli spettacoli al Colosseo!”. Questo è uno dei commenti registrati al termine del discorso di chiusura della stagione di prosa del direttore artistico Pino Quartullo che ha annunciato la proposta di trasferire l’atteso spettacolo “Gigi è tutta colpa tua” dal Traiano, con i classici tre turni, a Porta Livorno, in un turno unico, aprendo anche a chi è in lista d’attesa da tempo. “Se a settembre sono stati premiati gli abbonati, adesso verranno penalizzati’’ sentenzia un altro fedelissimo. A mente fredda qualcuno riflette “Capisco che per ragioni di bilancio (anziché 1500 quelli che potranno assistere allo spettacolo potrebbero essere 4000 ha dichiarato il regista civitavecchiese) sia la soluzione migliore, ma non è una cosa giusta. Se tutti gli interpreti che parteciperanno all’evento sono pagati per tre sere, perché dovrebbero lavorare una sola? Il Traiano pagherà una volta sola e incasserà il quadruplo. Dopo ci verranno a dire che il bilancio del teatro è in attivo?”. Per alcuni soprattutto denota mancanza di rispetto il nuovo slittamento dello spettacolo arrivato al 12 giugno “Se doveva finire così perché metterlo in cartellone? Si presentava come evento della città in estate senza prendere in giro gli abbonati”. Alcuni spettatori, infine, hanno visto la notizia come l’uscita di scena del direttore artistico, magari lanciato verso la direzione di qualche altro teatro, visti anche i rapporti non più idilliaci maturati in città. E a Quartullo, dopo aver annunciato la notizia, non resta che raccogliere il silenzio imbarazzante della platea interrotto da un timido ‘‘che entusiasmo!”.
Lu.Gue.