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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Provincia a sostegno del Comune dopo i danni causati dalla frana

    CIVITAVECCHIA – Lo avevano già annunciato all’indomani della grave emergenza idrica che ha messo in ginocchio mezza città per circa una settimana i vertici di Hcs, Civitavecchia Infrastrutture e assessorato alle Manutenzioni. E così è stato. Nei giorni scorsi, infatti, si sono svolti alcuni incontri importanti per impostare una serie di interventi da eseguire sulla condotta idrica a Casale Ciccognale.
    Il Pincio ha incontrato prima l’assessore di Tolfa Valerio Finori, presidente dell’Università Agraria sui cui terreni corre parte della conduttura che, circa dieci giorni fa, ha subito danni a causa di una serie di frane, bloccando l’erogazione idrica nei quartieri di San Liborio, Cisterna Faro, San Gordiano, Campo dell’Oro e via Terme di Traiano alta.
    Poi i responsabili del Comune si sono rivolti alla Provincia di Roma, per discutere della questione relativa ai finanziamenti da richiedere per poter risolvere i problemi su quella parte di tubatura.
    «Giovedì scorso – ha infatti spiegato l’assessore alle Manutenzioni Mauro Campidonico – ci siamo recati a Palazzo Valentini per incontrare l’assessore alle Politiche della Sicurezza e Protezione Civile Ezio Paluzzi il quale si è detto subito disponibile a sostenere il Comune di Civitavecchia nel reperimento dei fondi necessari presso la Regione Lazio e attraverso il Genio Civile, in modo da poter così intervenire sulla condotta che, dieci giorni fa, ha subito diversi danni a causa del maltempo». A questo punto il Comune attende la relazione di un geologo della Provincia di Roma che valuterà i danni e lo stato del tratto di tubatura in questione, in modo anche da poter così quantificare l’intervento. «Una volta ricevuta la documentazione – ha aggiunto Campidonico, che si è recato in Provincia insieme al presidente di Civitavecchia Infrastrutture Salvatore Steri – andremo, probabilmente nelle prime settimane di gennaio alla Regione Lazio, insieme allo stesso assessore Palazzi e al presidente dell’Università Agraria Finori per cercare di ottenere così i fondi necessari per una necessaria opera di ristrutturazione almeno di questa parte di condotta danneggiata dalla frana, motivo per cui, come già accennato, abbiamo chiesto lo stato di calamità naturale».