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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Quattromila firme per salvare le Saline

    TARQUINIA – Salgono a quattromila le firme raccolte in difesa e tutela della spiaggia delle Saline di Tarquinia. Grande è l’attenzione come la partecipazione dei cittadini residenti e non, che non nascondono l’entusiasmo affinché il problema dell’erosione venga risolto per il bene di uno dei luoghi più interessanti e belli della Regione Lazio. «Un entusiasmo questo – commenta il promotore Alessio Gambetti (Pdl) – che deve essere da stimolo a continuare in questa battaglia, perché venga difeso sia un sito naturale ma anche un pezzo della storia locale, oltre che una sicura fonte di ricchezza socio-economica per la nostra città. Un’occasione da non perdere». Ad oggi la situazione presso la spiaggia è grave: l’azione del mare infatti non solo sta minacciando un patrimonio inestimabile come l’oasi naturale, dichiarata sito di interesse comunitario, ma anche un patrimonio di inestimabile valore archeologico, come porto Clementino. «Da un punto di vista finanziario – rassicura però l’esponente del Pdl – quello che emerge è che la giunta Polverini ha reinserito nella finanziaria 2011 il finanziamento necessario per la realizzazione dell’opera di difesa: prima notizia buona e positiva in merito al problema». Sul fronte della mozione da presentare in sede di consiglio di amministrazione all’Università Agraria, Gambetti annuncia che «il documento è stato elaborato e verrà presentato nell’annunciato consiglio aperto dell’ente dove verranno esaminate la tematica del possibile ritorno al nucleare e la possibile discarica presso il Comune di Allumiere». «In questi giorni – dice poi Gambetti – sto lavorando, appena raccolte e ritirate tutte le firme, per organizzare un incontro-convegno sul fenomeno dell’erosione costiera. In quell’occasione verranno consegnate le firme raccolte ai responsabili politici regionali e si chiederà l’impegno affinché si intervenga nel più breve tempo possibile, vista la grave situazione in cui versa la zona costiera, specie la spiaggia ridotta ad una sottile striscia». (Ale.Ro.)