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    Sanità
    2 Novembre 2011
    Quintiliani rilancia la chirurgia alla Siligato

    di GAIA SALADINI

    CIVITAVECCHIA – Una equipe chirurgica sempre più preparata, organizzata e aggiornata, proprio come quella di un vero ospedale.
    È questo il progetto che il dottor Alberto Quintiliani, ex primario del reparto di chirurgia dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, sta cercando di mettere in atto alla Clinica di Siligato.
    «Come si sa purtroppo in questi ultimi mesi la cronaca nera ha trascinato la Clinica al centro di alcune polemiche, sollevate dopo la morte della giovane Silvia Cannelli ma – ha dichiarato il dottor Quintiliani – per evitare il ripertersi di tragedie simili, la Clinica di Siligato si è subito attivata per cercare di migliorare le proprie strutture interne».
    Tra le principali novità, spicca sicuramente la nuova gestione del reparto di chirurgia: i medici esterni alla struttura non potranno più operare all’interno della clinica e il reparto di chirurgia sarà gestito solo dal dott. Quintiliani, dal collega Paolo Contini e dal proprietario della clinica, il dott. Antonino Amaturo.
    Il sogno di Quintiliani è quello di poter avere a disposizione una clinica di qualità, all’interno della quale vengano svolte operazioni chirurgiche sempre più avanzate, come la laparoscopia, senza incorrere in possibili pericoli proprio come è successo al San Paolo.
    Riuscire ad ottenere le stesse attrezzature e la stessa indipendenza di un ospedale è infatti uno degli obiettivi del progetto: «Credo di aver svolto molto bene il mio compito al San Paolo – ha dichiarato il dott. Quintiliani – e sto continuando ancora a lavorare per il bene delle persone. È per questo che vorrei veramente che la Clinica di Siligato, e in particolar modo il suo reparto di chirurgia, riuscisse a fare, finalmente, questo salto di qualità».