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    Politica
    2 Novembre 2011
    "Ambiente ed occupazione, occorre fare presto"

    CIVITAVECCHIA – Una città in emergenza occupazionale ed ambientale, dove l’ultima cosa che serve è l’immobilismo. E’ questo il quadro che il Patto Federativo traccia dell’attuale situazione locale. Secondo Mirko Mecozzi, Mirko Cerrone, Gianfranco Iacomelli e Francesco Cappellani, infatti, l’unico imperativo è “fare presto” per cercare di dare nuova spinta alla città. Prendono spunto dalla definitiva chiusura del cantiere Enel di Tvn i quattro consiglieri comunali, ricordando come questa operazione “scaricherà sulla città una nuova ondata di disoccupazione e di crisi delle piccole e medie imprese che in questi anni – spiegano – hanno “sopravvisuto” con la trasformazione a carbone”. E lanciano un allarme: “stare fermi è inconcepibile e sicuramente la cosa peggiore da fare. Un effetto, questo, del dopo cantiere che aggrava una situazione socio-economica già debole ed in crisi, caratterizzata da alti tassi di disoccupazione sulla popolazione attiva, da un basso Pil pro-capite che ha spinto il pendolarismo verso la capitale a numeri vertiginosi. In poche parole – hanno aggiunto – a Civitavecchia il lavoro non c’è ed è necessario trovarlo fuori. Come può la politica stare ferma? Il tema, in eterno conflitto con la tutela dell’ambiente, ha sempre diviso la città e le forze politiche con l’unico risultato di avvantaggiare l’Enel e assegnando tutti gli svantaggi alla popolazione; per altro, così facendo, le trasformazioni industriali e da ultima quella a carbone non hanno consentito, non diciamo una crescita, ma nemmeno una stabilizzazione del sistema industriale locale ad esso connesso. La storia si ripete da oltre un trentennio con gli stessi risultati negativi sul tessuto imprenditoriale, da sfiorare il “masochismo”. Questa volta la situazione è ancora più grave perchè l’Enel ha ottenuto una posizione dominante nel mercato elettrico grazie alla produzione energetica a basso costo che gli impone una politica di conservazione a lungo termine del sito industriale e la città vorrebbe invece una crescita basata sul turismo. Questo comporta un nuovo fronte di conflitto e di divisione; funzioni e competenze proprie dell’amministrazione comunale in materia di turismo sembrano da riordinare per essere più efficienti a fronte degli scarsi risultati ottenuti sino ad oggi. In questo quadro, abbastanza bloccato, vi è una recente novità, e cioè la volontà del governo nazionale di dotare il Paese di produzione di energia elettrica dal nucleare e quindi una nuova discussione sulla scelta dei siti possibili, che riporta alla ribalta il sito di Montalto di Castro, a meno di 30 Km da Civitavecchia. Intanto vi è da definire “una posizione” sul destino del 4° gruppo di Tirreno Power (ex TVSUD) che ha visto un recente dibattito un Consiglio Comunale tewrminato con l’ipotesi di convocare un Consiglio aperto sull’argomento. In attesa di ciò riteniamo utile avviare una riflessione aperta a tutti i contributi che possa guardare i reali interessi della città e della sua collettività, che sia capace di coniugare l’emergenza occupazionale e la tutela  dell’ambiente, che riduca ulteriormente gli inquinanti in atmosfera rispetto agli attuali, che chiuda a nuovi approvvigionamenti di carbone, ma che travalichi posizioni preconcnette e di parte, che possa aiutare ad unire e non a dividere la città”.