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    Sanità
    2 Novembre 2011
    "Assenteismo, attenzione a come vengono calcolati i dati"

    CIVITAVECCHIA – All’indomani della pubblicazione delle statistiche negative circa l’assenteismo dei dipendenti della RmF, è la stessa azienda sanitaria a chiarire, avvertendo di fare attenzione a come vengono calcolati questi dati e sottolineando come non vada dimenticata l’età media piuttosto alta dei lavoratori, causata dal mancato turn over, e il numero basso dei dipendenti, al di sotto di circa 300 unità rispetto al numero minimo necessario. “Questo crea due fenomeni – hanno spiegato dalla dirigenza sanitaria – la percentuale di ammalati su poche persone è certamente più alta degli ammalati su molte persone (è una regola matematica elementare che calcolando le percentuali queste crescono al dimunuire del numeratore perchè se si ammala una persona su cento abbiamo una percentuale dell’1%, ma se si ammala una persona su 10 allora abbiamo una percentuale del 10%, anche se si è ammalata sempre una sola persona). Ed essendoci poco personale, questo è costretto a turnazioni più lunghe e, quindi, aumenta il numero di coloro che possono ammalarsi”. Secondo la RmF, infatti, è destituito di ogni fondamento il sospetto che i lavoratori, nella generalità dei casi, siano degli assenteisti “perché – spiegano – c’è anche chi sopporta turni estremamente gravosi per consentire l’apertura dei servizi di emergenza supplendo ad una carenza di personale non dovuta certo a volontà aziendale. La rilevazione disposta dal Ministero della Funzione Pubblica, a cui si fa riferimento, riunisce in un unico dato il totale delle unità non presenti in servizio non facendo differenza tra astensioni obbligatorie per maternità, per permessi ex L. 104, congedi ordinari e permessi per malattia. Va inoltre considerato che appare improprio aggregare in un’unica rilevazione Amministrazioni Pubbliche di così diversa natura e mission come ad esempio le Amministrazioni Comunali e le Aziende Sanitarie Locali in quanto è intuibile come sia ben diverso l’onere psicofisico, l’orario e l’intensità operativa a cui è sottoposto un infermiere professionale od un dirigente medico rispetto ad un impiegato o funzionario comunale”. In questo senso, la direzione  della Roma F ringrazia invece il personale tutto “per l’abnegazione – hanno aggiunto – con cui svolge responsabilmente il proprio lavoro a favore dei cittadini residenti e dei turisti che in questo particolare periodo dell’anno sono presenti nell’area facendo crescere la popolazione assistita di alcune centinaia di migliaia di persone”.