CIVITAVECCHIA – Torna sulla questione del Villaggio della Solidarietà a San Liborio, meglio noto come le ‘‘casette di legno’’, il Coordinamento, che si chiede se possa essere davvero la scelta migliore per risolvere, almeno in parte, la dilagante emergenza abitativa che attanaglia la città.
E lo fa dati alla mano, portando alla luce una indagine sviluppata in questo periodo che ha portato gli esponenti del movimento a comparare alcuni preventivi di spesa da confrontare con i tre milioni e mezzo di euro che serviranno per i 40 moduli abitativi previsti a San Liborio. «Una spesa che si moltiplicherà – hanno spiegato – in considerazione del mutuo acceso che terminerà il 31 dicembre 2037. Ma la città si merita questa umiliazione? Abbiamo visto, con la nostra indagine, che esistono case durature, e non temporanee per 4 anni come quelle che sorgeranno a San Liborio, del costo di 7500 euro, al massimo 24 mila euro. Quelle dell’Aquila, finite, costano 36mila euro l’una. E quelle che si realizzeranno qui costeranno circa 150 mila euro l’una».
Il Coordinamento ritorna anche sulla delibera del commissario prefettizio annullata per la realizzazione di 40 alloggi popolari e sul diniego per le case Ater a Torre D’Orlando.
«Abitazioni popolari sarebbero state a costo zero per l’amministrazione comunale e quindi per i cittadini – hanno aggiunto – oggi ci chiediamo dove andranno a finire invece questi soldi e se sia solo un caso il fatto che l’appalto sia stato vinto e quindi i lavori affidati ad una ditta marchigiana, la stessa che peraltro ha già effettuato diverse strutture all’interno del porto».
Società
2 Novembre 2011
"Casette di legno, ma quanto ci costano?"