CIVITAVECCHIA – Si appella ad etica e moralità il segretario dell’Udc Marco Di Gennaro, intervenendo nel dibattito sulla opportunità di una maggiore valorizzazione delle risorse umane e professionali locali nella copertura di posti di responsabilità gestionale della città. “Sono state messe in evidenza importanti caratteristiche dei possibili candidati alle varie poltrone – ha spiegato – professionalità, competenza specifica, conoscenza del territorio e delle sue problematiche sono state chiamate in causa a supporto o a diniego della sola “civitavecchiesità” da taluni ritenuta dover finalmente essere un elemento fondamentale per l’assunzione di un qualsivoglia incarico cittadino. Io credo, però, che le caratteristiche sopramenzionate siano il prerequisito minimo per svolgere uno specifico incarico ma non siano sufficienti a garantire un risultato positivo per la città. Chi assume un incarico pubblico, ma lo stesso vale per chi opera nel privato, deve amare Civitavecchia e deve essere motivato da un profondo spirito di servizio nei confronti della collettività. Non mi pare che sia stato questo il caso negli ultimi anni. Chi vi ha ricoperto incarichi ha spesso parlato male di Civitavecchia ed ha gestito quello che doveva essere un servizio per il bene comune come un proprio feudo ricavandone esclusivamente vantaggi personali. E’ tempo di guardare con maggiore attenzione alle parole ed ai comportamenti di chi si candida a ricoprire un incarico nella nostra città, tenendo presente che chi non la ama, non la merita”.
Politica
2 Novembre 2011
"Chi non ama la città non la merita"